Bagheria. Filippo Tripoli. Nata nei banchi di scuola la passione per la Politica, nel ricordo del nonno

E’ un sindaco insolito e soprattutto intimo quello che abbiamo incontrato all’indomani del trionfo elettorale di lunedì, che lo ha consacrato per la seconda volta, sindaco di Bagheria.
Nata nei banchi di scuola la voglia di fare politica per il primo cittadino di Bagheria, che passerà alla storia per essere il primo sindaco ad essere stato eletto per due mandati di seguito.
Filippo Tripoli, 43 anni, lunedì ha trionfato con una valanga di voti. E forse quando coltivava la voglia di fare politica attivamente, non pensava minimamente che un giorno, non troppo lontano, avrebbe avuto quasi 20 mila voti. Una fiducia incondizionata. 
Tripoli parla con piacere dei suoi esordi politici. 20 anni fa guidò un manipolo di studenti universitari, riuscendo ad ottenere 4 consiglieri su 10, alla facoltà di Scienze politiche.
Poi decise di fare sul serio e 3 anni dopo divenne consigliere comunale di Bagheria, con l’Udc, ottenendo ben 557 voti. Dal 2009 al 2011 è stato anche assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, nel 2014 si ricandida ottenendo 632 voti, risultando il primo degli eletti. Ma la voglia di fare politica per Filippo non è mai venuta meno e così nel
2017 punta alla Regione, ottenendo 7.170 voti, ma restando fuori. Nel 2019 decise di puntare alla poltrona più prestigiosa, mettendo d’accordo partiti e movimenti civici, diventando sindaco di Bagheria con oltre 6 mila voti. Nel 2022 entra all’Ars per 6 mesi, dopo le dimissioni di Lagalla.
Si ricandida nel 2024 ottenendo un numero di voti impressionante. Ma questa è storia recente.
La famiglia.
Parla della sua vita privata con pudore. Da 14 anni è sposato con Annamaria, dopo un lungo fidanzamento. Hanno due figli maschi, Alberto e Gioacchino, di 10 e 7 anni. Ha però sempre cercato di tenere fuori dalla porta di casa la politica.
“Mia moglie dopo avere saputo della rielezione mi ha detto “bravo”. Mi ha conosciuto da sempre impegnato nella politica. Senza mai osteggiarmi.”
Su cosa ne pensano i figli del suo impegno politico e del ruolo di sindaco, ride e dice: “bisognerebbe chiederlo a loro. Sono contenti. Ma non enfatizziamo. Niente feste.”
Il nonno Filippo.
C’è comunque una persona che aleggia nella vita di Filippo Tripoli e che forse gli ha trasmesso la passione per la politica,  e di cui porta il nome: il nonno Filippo. E’ stato sindaco e assessore negli anni 80, con la Dc. Era stimato dai suoi concittadini.
“E’ stato un punto di riferimento -dice Tripoli- . Lui era un moderato. Erano tempi diversi. Lo guardavo con
ammirazione.  Io ho sempre fatto riferimento anche a Mattarella, Pio La Torre e Don Luigi Sturzo. Anche io cerco di trovare punti di incontro con gli altri.”
Quando Tripoli non è al Comune di Bagheria si concede lunghe camminate e anche qualche corsetta. Un tempo calcava anche i campi di calcetto. Era un eclettico centravanti, dal dribling ubriacante.
Quando può, ascolta musica indipendente, ma il suo hobby preferito è soprattutto la lettura: “mi piace molto leggere. L’ultimo libro che ho letto è stato “Una teoria della democrazia complessa” di Daniel Innerarity.”
Il futuro
Attualmente è in aspettativa come dipendente della Uil servizi. Il contatto con la gente è stato un punto fondamentale per la sua carriera lavorativa e anche politica.
Fra cinque anni la sua avventura come sindaco sarà conclusa: non potrà più ricandidarsi, come prevede la legge.
“Cosa farò? Non lo so. Sogno comunque di lasciare una Bagheria economicamente sviluppata e che possa vivere di turismo.”