Un pezzo del pd si schiera con Andrea Orlando alla segreteria del partito, che sarà eletto il 30 aprile prossimo.
Fra i sostenitori di Orlando c’è il consigliere comunale Emanuele Tornatore si schiera con Orlando.
“Nel bene o nel male, il Partito Democratico è rimasto l’unico partito reale dove si discute, si dibatte, ci si confronta e dove ognuno ha il diritto di manifestare la propria idea e posizione senza per questo subire espulsioni, processi dal “padrone”. E’ un partito reale e non virtuale, non dipendiamo da un sistema operativo né da una dinastia che detiene simboli, blog e diritto di vita o di morte politica dei suoi associati. Certo, in questi dieci anni, il Pd, rispetto alle aspettative, rispetto agli entusiasmi della prima ora, ha perso un po’ di credibilità, sia per alcune vicende giudiziarie ma soprattutto per le divisioni interne, per un’idea di partito e di paese che per certi aspetti è andata oltre la cultura di sinistra, riformista. Eppure abbiamo fondato, dieci anni fa, un partito popolare e progressista. Oggi gli iscritti al Pd ma anche i simpatizzanti e i cittadini che guardano con attenzione il centro sinistra, sono chiamati a “rifondare” il Partito Democratico”, ad eleggere un nuovo segretario nazionale che rappresenti una nuova o diversa idea di partito e quindi di paese.
Io ho scelto di condividere e sostenere la candidatura di Andrea Orlando, attuale ministro della giustizia. Non mi ritrovo nell’idea di partito incarnata da Matteo Renzi né nello pseudo “grillismo” di Emiliano. Auguro a tutti i miei compagni di partito, a tutti gli iscritti e i simpatizzanti buon congresso e buona partecipazione, Non mancheranno in questi giorni momenti di dibattito pubblico, occasioni di confronto e di discussione dove potrò spiegare i motivi della mia scelta ed esporre le linee programmatiche di Andrea Orlando. Chiunque vinca sarà il mio Segretario e dal 30 aprile sera, tutti insieme per un pd popolare, riformista, progressista e attento alle necessità dei cittadini.”