di Pino Grasso
Due appezzamenti di terreno di contrada “Santa Marina” e contrada “Serradifalco” e 8 unità immobiliari facenti parte di un edificio ubicato tra la via Città di Palermo e via Luigi Giorgi Capitani, confiscati alla criminalità organizzata, saranno acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune.
La Giunta municipale, nel corso dell’ultima seduta ha approvato una manifestazione di interesse all’acquisizione dei beni confiscati e ha conferito mandato al Servizio acquisizione e regolarizzazione del Beni confiscati del Settore III Urbanistica e Lavori Pubblici di dare riscontro alla nota dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.
Il provvedimento di confisca è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo del 21 luglio 2008, parzialmente confermato dalla Corte di Appello di Palermo con decreto del 13 ottobre 2010, divenuto definitivo in data 30 ottobre 2011. Si tratta di due appezzamenti di terreno ubicati in contrada “Santa Marina” ed in contrada “Serradifalco” e otto unità immobiliari facenti parte di un edificio ubicato tra la via Città di Palermo e via Luigi Giorgi Capitani.
Con lo stesso atto deliberativo si è proposta la destinazione dei beni, in particolare il 50 per cento quota di spettanza dell’appezzamento di terreno sito in contrada “Santa Marina” e l’appezzamento di terreno con fabbricato rurale e con rustico di altra costruzione di contrada “Serradifalco” che risultano serviti da strada ed è facilmente accessibile, saranno destinati ad attrezzatura sportiva ed essere gestito direttamente o attraverso apposita convenzione con associazioni operanti sul territorio, mentre un quarto della proprietà delle unità immobiliari, facenti parte del fabbricato sito in di contrada Monaco saranno adibiti a magazzino e autorimessa per i mezzi comunali e gli altri locali a uffici comunali.
“E’ intendimento del Comune, per l’alto valore simbolico che rappresenta nell’area in esame – si legge nella deliberazione della Giunta – il pieno utilizzo di tutti i beni confiscati alla mafia, per fare nascere da quelle strutture, confiscate alla criminalità organizzata, luoghi dove vengano svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo e di lavoro in un contesto sofferto ma desideroso di cambiamento, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione al fine di combattere il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione che costituiscono fenomeni che riguardando, soprattutto i giovani, e che generano comportamenti deviati alla base dei processi di crescita criminale. Detto fine è perseguito anche attraverso l’uso di detti beni per fini istituzionali nel rispetto della normativa sui beni confiscati”.