Dopo sessant’anni il distributore di piazza Garibaldi, chiude per essere trasferito.
La nuova destinazione è in contrada Serradifalco, lungo la strada che raggiunge lo svincolo autostradale.
Il distributore chiuderà lunedì prossimo.Sarà smantellato definitivamente e si completerà il progetto di riqualifcazione della piazza.
Il distributore è stato gestito per 60 anni dalla famiglia Sciortino.
In questi 60 anni il padre Paolo, il figlio Carlo e i nipoti Paolo e Riccardo, hanno visto cambiare un’intera città.
Da quel distributore sono passate milioni di automobili, di tutti i tipi.
Ma ha visto passare anche tanti bagheresi che hanno caratterizzato la vita di Bagheria negli ultimi 60 anni.
“Qui ci lascio il cuore -esordisce Carlo Sciortino, 72 anni- per legge dobbiamo lasciare questo luogo. Per fortuna abbiamo trovato un altro luogo che rispetti le normative di legge.”
Il distributore di piazza Garibaldi venne costruito nel 1956 da Paolo Sciortino, di professione costruttore di carretti. Ha capito in tempo che la vita stava cambiando e che i carretti stavano lentamente lasciando il posto alle automobili.
Decise di aprire un impianto di carburante dell’Agip e diventarne il gestore.
A collaborare con lui i figli, Carlo, di 12 anni e il fratello maggiore, che oggi è sacerdote. Veniva venduto solo un carburante, la benzina Supercotemaggiore.
Bagheria era una cittadina di appena 20 mila abitanti. Il paese finiva subito dopo le scuole Cirincione. Poi c’era solo tanta campagna.
“Abbiamo visto crescere il paese -dice Carlo- da qui sono passate le prime automobili, come la giardinetta della fiat o la Topolino Belvedere. E poi le prime 500 e subito dopo tutte le altre.
Qui ho dedicato la mia vita. Adesso il futuro è dei miei figli Paolo e Riccardo e di mio nipote. Saranno loro a continuare questa attività. Trovare una nuova area che rispondesse alle esigenze non era facile, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo acquistato l’area nel 2011. Vi aspettiamo tutti nel nuovo impianto di contrada Serradifalco.”
Lunedì il distributore di piazza Garibaldi chiuderà definitivamente. L’impianto sarà smantellato e qualche lacrimuccia sul viso del signor Carlo Sciortino scivolerà sicuramente.