Le classi che si trovano al piano terra della scuola Cirincione, chiusa dal 3 marzo per il crollo di una parte dell’intonaco da una classe, sono una “bomba ad orologeria”.
Ad affermarlo i tecnici della ditta incaricati di effettuare i controlli sulle condizioni dell’edificio. Nei giorni scorsi sono stati effettuati indagini termoscopiche, realizzando anche delle prove di calore, una sorta di radiografia di tutta l’intera struttura del Cirincione, tetti e parti portanti, ed è emerso che la situazione, soprattutto delle aule del piano inferiore, non può essere definita sicura anzi.
Occorre portare avanti immediatamente dei lavori per la messa in sicurezza dei soffitti delle stesse aule.
In merito poi alla situazione della scuola Bagnera, che si era resa disponibile a realizzare i doppi turni per garantire il diritto allo studio agli alunni della Cirincione previo controllo dei soffitti, lo stato è decisamente migliore. I lavori di messa in sicurezza riguarderanno le parti esterne, ed in particolare i cornicioni dei tetti; si prevedono lavori a breve termine, come a breve sarà il rientro degli studenti nella propria scuola.
Nel frattempo l’amministrazione comunale ha fatto partire una richiesta ai dirigenti delle scuole Ciro Scianna, Carducci ed Emanuela Loi, per richiedere l’utilizzo delle aule necessarie a far riprendere lo studio agli alunni della scuola Cirincione. Si attende risposta della dirigenza.
La dirigente Vittoria Casa fa sapere che incontrerà domani i rappresentanti del Consiglio di Istituto per coinvolgerli nelle scelte, sottoponendo loro la proposta del turno pomeridiano presso le scuole cui è stata inviata la richiesta. Se la proposta sarà accettata e i dirigenti delle tre scuole accetteranno la richiesta di disponibilità, gli studenti della scuola Cirincione verranno informati sulla classe e scuola dove svolgeranno i turni pomeridiani sino a quanto il loro istituto sarà messo in sicurezza.
“Quelli che dovevano essere interventi di manutenzione ordinaria si sono trasformati in interventi straordinari -dichiara l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosanna Balistreri- non possiamo rischiare l’incolumità dei nostri bambini e sino a quando non saremo sicuri ed i tecnici esperti non ci rassicureranno gli studenti del Cirincione non torneranno nella loro scuola ma faremo tutto il possibile per garantire il diritto allo studio”.