Dibattito serrato ma corretto quello che si è svolto nella sala conferenza di villa Aragona Cutò, fra i quattro candidati a sindaco del comune di Bagheria, in vista delle elezioni comunai dell8 e del 9 giugno prossimi. Ad organizzarlo è stato il sito di informazione La Voce di Bagheria in collaborazione con la web tv Futura Vision.
All’incontro hanno preso parte almeno 200 persone, molte delle quali rimaste nella sala adiacente.
A moderare è stato il giornalista Martino Grasso, che ha posto le domande ai candidati: Tommaso Gargano, sostenuto da 4 liste: “Fratelli d’Italia”, “Forza Italia”, “Movimento Siciliano d’Azione” e “L’Aquilone”, Rosario Giammanco, sostenuto dalla lista “Bagheria Libera Giammanco sindaco”, Pina Provino, sostenuta dalla lista della Democrazia Cristiana e da Filippo Tripoli, sostenuto da 7 liste: “Libertà cambio rotta”, “Uniamo Bagheria”, “Base popolare”, “Si cambia, Sarà migliore”, “Bagheria Città aperta”, “Bagheria al centro” e “Bagheria popolare”.
I quattro candidati hanno parlato dei motivi che li hanno spinti a candidarsi a sindaco, ma hanno anche snocciolato i punti salienti dei loro programma, parlando di sicurezza del territorio, gestione del cimitero, area artigianale, le disuguaglianze sociali, le barriere architettoniche, turismo e salute.
Gargano, Giammanco e Provino, su sollecitazione, del moderatore, hanno mosso alcune critiche all’operato di Tripoli, che ha ribattuto punto su punto.
Si è dato spazio ad alcune domande che sono arrivate nella redazione del sito nei giorni scorsi, da parte di alcuni lettori, su vari argomenti, come la promozione turistica, la nascita di una struttura alberghiera in città con una capienza non indifferente, la sicurezza del territorio, l’argine alla microcriminalità e a che punto è la zona artigianale in contrada Monaco.
Infine, un fuori programma, con un intervento del maestro Giuseppe Di Salvo, che ha augurato buon lavoro ai candidati, a modo suo, strappando un sorriso.
L’intera registrazione del dibattito sarà trasmessa martedì sera su Futura Vision e La Voce di Bagheria.
