Processo nell’ambito dell’operazione Panta Rei, sull’estorsioni ai commercianti di Bagheria.
Nel secondo atto del processo sono state richieste pesanti condanne da parte del sostituto procuratore Francesca Mazzocco della Procura di Palermo.Chiesti 13 anni e 6 mesi per Nicolò Testa, considerato contiguo alla famiglia mafiosa di Bagheria, 11 anni per l’ex consigliere comunale di Santa Flavia Salvatore Martorana, 10 anni per Girolamo Ciresi, 8 anni per Salvatore Lauricella e 6 anni per Franco Bertolino.
Stralciata la posizione di Alfredo Geraci. Nel primo troncone del processo erano state condannate 34 persone.
Uno spunto per l’operazione l’avevano dato alcuni pentiti di mafia fra cui Antonino Zarcone e Rosario Flamia.
Nel primo processo per 35 imputati, arrivarono pesanti condanne.
Tutti erano accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsioni, traffico di stupefacenti.
Nell’operazione, scattata nel 2017, cui vennero coinvolti anche degli affiliati alla famiglia mafiosa di Bagheria. Condannati anche esponenti di Villabate e di Porta Nuova di Palermo.
Cinque furono gli assolti: Giuseppe Di Giovanni, Gaetano Tinnirello (per i quali è stata ordinata l’immediata scarcerazione), Rosario Fricano, Giuseppe Bucaro, Mario Sciortino.
Fra i condannati c’è stato anche il collaboratore di giustizia bagherese Pasquale Di Salvo, con una pena di 5 anni e 4 mesi.
Condnanati anche i bagheresi: Carmelo D’Amico 10 anni, Andrea Militello 4 anni oltre a Salvatore Scardina di Santa Flavia 12 anni, Antonio Giuseppe Virruso di Casteldaccia 8 anni.