Si è svolta ieri, anche a Bagheria, la giornata dei diritti dell’infanzia, all’interno del museo delle cere della Certosa.Oltre 200 bambini delle scuole bagheresi sono stati ospitati nel museo che raccoglie la storia del giocattolo di altri tempi, qui hanno visitato tutta la collezione con un cicerone d’eccezione, l’assessore alle Politiche sociali Emanuele Tornatore, coadiuvato dal professor Pietro Piraino Papoff ed hanno assistito alle letture animate condotte dalla pedagogista Angela Russo che ha letto ai piccoli incantati del luogo alcuni libri per l’infanzia sensibilizzando gli studenti ai temi dei diritti, sensibilizzazione già messa in atto dalle scuole bagheresi che hanno spiegato ai bambini il senso della giornata.
Nei prossimi giorni altri bambini visiteranno il museo, sono circa 800 le prenotazioni.
“Noi come amministrazione comunale, insieme all’assessore Lo Galbo, abbiamo voluto dedicare questa giornata ai bambini, in questo posto speciale che è il “il Museo del Giocattolo”, ancora oggi i dati che ci arrivano dalle associazioni e dagli osservatori ci parlano di bambini che ancora oggi vivono nell’assenza totale di diritti fondamentali quali il diritto al gioco, alla famiglia» – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore.
Inserita tra gli eventi in calendario per la Giornata dei diritti dell’infanzia che oggi ricade nel 30esimo anniversario della Convenzione Onu su diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, anche la Tavola rotonda che si è svolta sempre presso il Museo del Giocattolo su “Il diritto di essere bambino Salute, Educazione e Famiglia.
Un momento di confronto, di studio, di riflessione in una giornata dal profondo significato, alla quale oltre all’assessore alle Politiche Sociali, Giovanili e della Famiglia, Emanuele Tornatore hanno partecipato Valentina Liga e Tiziana Tobia, assistenti sociali del Centro Affidi del Distretto Socio Sanitario 39, Liliana Abbate, assistente sociale del Comune di Bagheria e coordinatrice EIAM e Francesca Bartolomei, psicologa e psicoterapeuta del Pon Inclusione – Distretto Socio Sanitario 39.
«Sono quasi commosso, per gli attestati di stima ricevuti oggi da parte dell’amministrazione comunale – ha detto Pietro Piraino Papoff – sono felice di ospitare i bambini in questa giornata loro dedicata. Ho creato questo museo per lasciare una traccia e far sapere ai bambini chi eravamo, ma il museo è anche dedicato agli adulti che non hanno dimenticato il gioco».