Aveva nascosti in un magazzino una pistola, 20 grammi di cocaina e 160 grammi di marijuana. Inoltre l’auto sulla quale viaggiava aveva delle targhe provenienti da un’auto rubata. Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione illegale di una pistola semiautomatica, con matricola abrasa, un giovane di 20 anni, residente a Bagheria, è finito agli arresti domiciliari.
Si tratta di Davide Ribaudo, fermato martedì sera, intorno alle 22,00, dai poliziotti della squadra investigativa, del commissariato di polizia di via La Masa di Bagheria, in collaborazione con i colleghi del commissariato di San Lorenzo di Palermo.
L’operazione rientra nell’ambito di un servizio di controllo del territorio, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, fra i giovani di Bagheria.
I poliziotti che sono intervenuti, dopo una perquisizione personale, hanno rinvenuto una dose di circa 20 grammi di cocaina ed un cartoncino, che veniva utilizzato come una sorta di “registro”, sul quale erano annotati nominativi ed importi.
Le indagini più approfondite condotte dai poliziotti, hanno consentito di individuare anche un magazzino, che si trova nel territorio di Bagheria, utilizzato dal giovane.
Gli agenti, dopo un’accurata perquisizione, hanno rinvenuto 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 160 grammi di marijuana ed una pistola semiautomatica marca Beretta con matricola abrasa.
L’autovettura su cui il giovane si spostava, una Lancia Y, sottoposta a controllo, è risultata avere apposte le targhe di un altro veicolo della stessa marca, provento di furto.
Ribaudo è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma.
L’autorità giudiziaria ha disposto che il ragazzo fosse condotto presso le camere di sicurezza della questura di Bagheria.
E’ stato poi sottoposto al processo con il rito per “direttissima’, al termine del quale, è stato convalidato l’arresto, e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliare. Al giovane è stato anche applicato un braccialetto elettronico per evitarne l’evasione dagli arresti domiciliari.
Gli agenti continueranno i controlli anche nei prossimi giorni, soprattutto nell’ambito della repressione dell’uso di stupefacenti.