Dopo Gino Di Stefano, Filippo Maggiore, Pietro Di Quarto, Angelo Bartolone e Angelo Puleo, anche Pietro Aiello, consigliere indipendente, ha firmato la mozione di sfiducia al sindaco Vincenzo Lo Meo.
Ricordiamo però che per essere presentata in consiglio comunale, occorrono 12 firme.
“Ho deciso di firmare la mozione di sfiducia al Sindaco Lo Meo proposta da 4 consiglieri -dice Aiello-.Credo, però, siano sbagliati i tempi ed le modalità di presentazione. Innanzitutto, è necessario che il Consiglio affronti, senza distrazioni, la drammatica situazione finanziaria dell’ente (dissesto o piano di riequilibrio finanziario). Subito dopo, occorre organizzare una grande assemblea cittadina al fine di scrivere la mozione di sfiducia assieme non soltanto a tutti i Consiglieri comunali disponibili ma anche ai Partiti e Movimenti non rappresentati in Consiglio ed a tutti i soggetti (Sindacati CGIL, CISL e UIL, Associazioni di Consumatori, Associazioni culturali, il mondo della Scuola, Parrocchie e semplici cittadini) che in questi due anni hanno manifestato apertamente il proprio dissenso nei confronti dell’attuale Amministrazione Comunale.
Soltanto con una “mozione di sfiducia partecipata” si può sperare nel buon esito della mozione”.