La scoperta del giro di estorsione ai danni di imprenditori edili nella zona di Bagheria è avvenuto casualmente. Nel corso di intercettazioni per un’indagine di mafia, gli agenti della Squadra mobile di Palermo hanno sentito alcuni forestali della Regione che all’interno di un’auto si spartivano i soldi di una estorsione ai danni di un imprenditore edile.
Nel corso delle indagini i poliziotti hanno sentito Pietro Ramacca di Ficarazzi di 50 anni e Rosario Spataro 51 anni che pianificavano possibili richieste estorsive ai danni di altri imprenditori. I quattro forestali arrestati oltre a Ramacca e Spataro finiti in carcere, Domenico Bruno di Bagheria di 51 anni e Giovanni Fontana di 52 anni ai domiciliari, erano soliti ispezionare i cantieri edili per poi tornare e richiedere soldi. Un sistema, secondo la squadra mobile di Palermo, diretta da Maurizio Calvino, che andava avanti da tempo e che sarebbe stato messo a segno con successo nei confronti di Rosario Azzarello imprenditore edile di Ventimiglia di Sicilia di 45 anni, anche lui ai domiciliari che avrebbe pagato i forestali infedeli.
Nell’inchiesta oltre ai cinque arrestati ci sono altri 13 indagati. Avvisi di garanzia sono stati spediti ad altri 9 imprenditori e quattro forestali. (blogsicilia.it)