Al via la quarta edizione di Bio in Sicily, l’evento organizzato dall’associazione “La piana d’oro” e da “Futura company”, per la promozione territoriale attraverso collaborazioni, esperienze, pratiche e reti virtuose riguardo la biodiversità e l’ambiente.
In questa edizione 2023 si è assistito al delinearsi netto dell’asse territoriale Bagheria-Castelbuono, da una parte la città delle ville e, dal 2017, anche del gusto, e dall’altra la cittadina nota per la sua tradizione gastronomica e agroalimentare che sono divenuti elementi strategici e identitari per il suo sviluppo economico.
Ad aprire la manifestazione, ieri pomeriggio, il seminario “IGP del Limone della Conca d’Oro: limone della zona costiera orientale palermitana verso il riconoscimento della certificazione di Qualità”, ospitato all’interno della sala Borremans di Palazzo Butera.
A discutere del riconoscimento di IGP per il limone sono stati, tra gli altri, Antonio Fricano, designato presidente dell’associazione per il riconoscimento dell’IGP al limone della Conca d’oro, Michele Balistreri, presidente de La piana d’oro, i sindaci di Bagheria e Castelbuono, Filippo Tripoli e Mario Cicero.
“Questo percorso è stato avviato nel 2017 da La piana d’oro – ha ricordato il sindaco Tripoli, – con l’obiettivo di valorizzare e raccontare il territorio in maniera diversa, attraverso le materie prime.”
Il dibattito è stato moderato da Nino Amadore, giornalista del Sole 24 ore. Questa quarta edizione di Bio in Sicily, che gode del patrocinio del Comune di Bagheria, si svilupperà tra incontri, seminari, masterclass e laboratori che si svolgeranno tra Bagheria e Castelbuono, dove l’evento si concluderà sabato 22 con la premiazione a “Città gastronomica 2023”.
È stato proprio il sindaco del comune madonita a chiedere a gran voce un’alleanza tra Bagheria e Castelbuono: due realtà importanti che possano essere modello per gli altri comuni. La Sicilia quindi, con l’eccellenza dei suoi prodotti, potrebbe essere conosciuta ed esportata in tutto il mondo con un commercio di nicchia: qualità e non quantità il concetto chiave per la crescita territoriale.