Il Tribunale di Palermo ha condannato sedici persone per un giro di cocaina a Bagheria e reso noto il 5 dicembre del 2011. Secondo l’accusa, venivano organizzati «coca-party» in alcune ville e case di campagna alla periferia di Bagheria.
A dodici imputati, accusati di associazione finalizzata al traffico di droga, sono stati inflitti, con il rito abbreviato, 35 anni di carcere. Quattro gli imputati che hanno patteggiato. Secondo l’accusa, la droga veniva spacciata davanti le scuole cittadine. Il blitz destò parecchia preoccupazione a Bagheria. I giovani venivano adescasti nei pressi delle scuole, ma anche tramite i social network per invitarli a feste serali o pomeridiane.
Qui veniva fornita loro una dose gratuita di cocaina, per far provare lo sballo e avvicinarli al mondo della droga. Almeno sei gli incontri monitorati e tra questi anche un «addio al celibato».
Uno degli spacciatori arrestati per l’occasione aveva messo a disposizione degli ospiti cento grammi di cocaina, ritenendolo evidentemente un «investimento». Gli spacciatori erano conosciuti dagli acquirenti solo con i loro appellativi dialettali («Baby Ciccio», «Totò U Miricanu», «Ranetta») e con questi soprannomi conversavano tra loro al telefono. Le dosi erano chiamate in codice «orologi», «pantaloni», «sfincionello piccolo» per l’hashish e «sfincionello grosso» per la cocaina.
Il gup ha inflitto 5 anni a Vincenzo Militello, 4 anni a Luigi Catalano, 3 anni e due mesi ad Antonino Castronovo, 4 anni e 2 mesi a Antonino Palazzotto, 2 anni e 6 mesi a Mario Patti, 2 anni e 2 mesi a Rosa Maria Lo Medico, 3 anni a Francesco Pecoraro, 2 anni e due mesi a Valentino Rovetto e Domenico Di Paola, 2 anni e 8 mesi a Benedetto Gagliano, 2 anni e 6 mesi a Emanuele Martorana, 4 anni e 2 mesi a Paolo Sancilles. Hanno patteggiato la pena Nicola Vella (3 anni e 2 mesi), Salvatore Napoli (3 anni), Marco Celia (2 anni e 6 mesi), Antonino Inzerillo (2 anni e 6 mesi).
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