Ha scritto una poesia di pochi versi, in dialetto siciliano, in cui è riuscito a racchiudere il dramma che molte donne vivono per le violenze che subiscono.La straordinarietà dell’evento è data dal fatto che l’autore è un giovane ragazzo bagherese di appena 15 anni che ha dimostrato una sensibilità non indifferente.
Si chiama Federico Scianna e frequenta il Liceo Classico “Francesco Scaduto”.
La sua poesia, intitolata “Fimmina” è risultata finalista al concorso internazionale “Poesis” indetto da “La Congrega letteraria” di Vietri sul Mare.
Su oltre 250 elaborati Federico è risultato essere finalista ed è tra la rosa di 22 scrittori con il suo componimento.
La poesia è molto toccante, forse anche per la lingua utilizzata, appunto il dialetto siciliano.
La sera del 6 ottobre si recherà a Vietri sul mare con la famiglia.
Federico concorrerà all’assegnazione dei 6 premi e delle menzioni di merito chi otterrà il maggior numero di “mi piace” entro il giorno prima della premiazione.
Di seguito il testa della poesia scritta da Federico Scianna.
Fimmina
Ammucciati, curri, scappa
ca to patri ti voli ammazzari.
Ammicciati, curri, scappa,
ca to maritu ti voli scannari.
Amucciati, curri, scappa
ca la vriogna t’assali.
Ammucciati, curri, scappa
ca di li to figghi un ti vò fari taliari.
Amucciati, curri, scappa
ma currennu, taliati a lu specchiu:
c’è na fimmina, no n’armali
c’è na fimmina, no na cosa.
un tu scurdari, tu si na fimmina.