di Martino Grasso
E’ il primo bagherese, ufficiale, a candidarsi alle prossime elezioni regionali del 28 ottobre. Si chiama Salvatore Siragusa, ha 45 anni e farà parte della lista del Movimento 5 stelle di Grillo. Salvatore Siragusa è nato a Torino; nel capoluogo piemontese ha vissuto fino a 19 anni, conseguendo il diploma di Perito in Elettronica Industriale.
Dal 1989 lavora come addetto all’assistenza tecnica presso la NCR Corporation.
Dal 1994 vive a Bagheria. E’ sposato ed ha due figli: Alessandro di 16 anni e Chiara, 11 anni.
Perchè si candida?
“Sono candidato perchè un gruppo di cittadini attivi, prima a Bagheria e poi nella riunione regionale del MoVimento 5 Stelle siciliano svoltasi a Caltanissetta il 4 Agosto u.s. ha assegnato a me, insieme agli altri candidati del MoVimento ed al Portavoce Candidato Presidente Giancarlo Cancelleri, il compito di essere terminali dei cittadini all’interno dell’Istituzione regionale sicliana. All’interno del MoVimento 5 Stelle, al contrario dei “partiti tradizionali” la candidatura e l’eventuale elezione non è vista come punto di arrivo o di partenza per una carriera politica, per il MoVimento il candidato o l’eletto, che può restare impegnato all’interno delle istituzioni solo per due mandati, è colui che rappresenterà le idee, i progetti e le istanza dei cittadini stessi all’interno delle Istituzioni, un terminale della rete di cui egli stesso è parte. Questi cittadini attivi mi hanno scelto ed io mi impegnerò, se eletto, ad operare al meglio delle mie possibilità e con la massima trasparenza, affinché le proposte di tutti i cittadini che vorranno attivarsi con noi, possano essere rappresentate all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, seguendo le linee del programma regionale che proprio in questi giorni viene sviluppato, con la partecipazione di tutti i cittadini che vorranno intervenire con le loro idee e con le loro proposte, sul meetup regionale del MoVimento 5 Stelle siciliano ( http://www.meetup.com/Movimento-5-Stelle-Sicilia/ )”
Perché col movimento di Grillo?
“Come detto nessuno dei candidati del MoVimento 5 Stelle si è auto-proposto, sono i cittadini attivi all’interno del MoVimento che hanno votato i candidati tra tutti gli attivisti. Quello che io ho fatto è stato di attivarmi come cittadino qualche mese fa. Seguo la politica da sempre ma ormai tutti i partiti politici “tradizionali” non mi rappresentano più, tramontate le ideologie sono rimasti in piedi solo i comitati d’affari, ormai non è più possibile votare neanche “turandosi il naso”, per cui le alternative erano due, astenersi, non andando a votare o provare a sentire cosa realmente avesse da dire il MoVimento 5 Stelle. Non ho mai preso in considerazione chi, per pura propaganda, accusava ed ancora accusa il MoVimento di anti-politica, di demagogia e populismo, considerando le idee, le proposte ed il modo innovativo di vedere la politica del MoVimento 5 Stelle, come l’unica vera via per poter ridare dignità al nostro paese ed alle nostre Istituzioni, e ne ho avuto la conferma partecipando alle riunioni del MoVimento prima a Palermo e subito dopo, grazie ad altri cittadini, qui a Bagheria, con la nascita del Grillo di Bagheria. Riunioni in cui, al contrario di ciò che dice la propaganda si respira politica, quella politica che è fatta di concretezza, di problemi reali, grandi e piccoli, di attività sul territorio, di idee, di proposte e di partecipazione civile, ed in cui le soluzioni tengono per prima cosa in considerazione il bene comune e l’interesse della cittadinanza e non la spartizione del potere, gli affari, gli interessi elettorali o di parte. Una politica in cui non conta il peso delle tessere o dei voti, in cui uno vale uno ed in cui le idee e le proposte di ogni cittadino hanno la medesima dignità, in cui ogni cittadino può partecipare, può essere attivo protagonista, può avanzare le sue proposte e decidere insieme con gli altri cittadini. Quando leggo o sento dire che noi non abbiamo l’adeguata cultura politica che noi non facciamo “politica con la P maiuscola, tra la gente e per la gente”, rispondo che noi siamo la gente; la gente che decide di non delegare più ad altri il proprio destino ed il proprio futuro, la gente che decide di attivarsi e fare politica in prima persona. All’interno dei nostri gruppi ci sono operai ed avvocati, impiegati ed architetti, studenti e medici, uomini e donne, anziani e giovani, disoccupati e giuristi, pensionati e giornalisti, ognuno con le proprie competenze, la propria cultura, la propria intelligenza, il proprio bagaglio di esperienze, cittadini che hanno deciso di metterci la faccia ed impegnarsi direttamente affinché avvenga, partendo dal basso, quel cambiamento culturale che porti ad una società più equa, più giusta ed in definitiva migliore.”
Quali sono le emergenze da risolvere?
“Le emergenze nella nostra regione sono sfortunatamente parecchie, dalla situazione economica e di bilancio della regione stessa, alla gestione complessiva del sistema rifiuti, dalla progressiva ma inesorabile scomparsa della nostra regione dai circuiti turistici internazionali alla crisi che sta erodendo l’occupazione e mettendo in difficoltà moltissime famiglie siciliane, è proprio di questi giorni la vicenda che vede coinvolta la compagnia aerea low-cost catanese Wind-Jet e come non pensare ai “dimenticati di Termini Imerese”, gli ex-operai FIAT a cui mille promesse sono state fatte ma che a tutt’oggi nulla è prospettato per il futuro. Ma secondo me l’emergenza più grande, quella che fa da cuspide a tutto il resto è l’emergenza morale, che ha allontanato i cittadini dalla politica e dall’amministrazione della cosa pubblica, occorre riportare moralità e trasparenza all’interno delle gestione politica ed amministrativa della Regione, solo così si potrà creare l’ambiente favorevole affinché i cittadini tornino ad interessarsi all’amministrazione della propria Regione e a creare le condizioni affinché essi possano partecipare alle scelte. Quindi fine dei privilegi per gli amministratori pubblici e per i politici ed introduzioni di strumenti di democrazia partecipata, come i referendum propositivi ed abrogativi senza quorum, il bilancio partecipato, solo così, solo con la partecipazione e la condivisione dei problemi con i cittadini si potranno avviare quelle riforme e quelle azioni atte a dare modo alla nostra bellissima regione di sviluppare tutte le grandi potenzialità che essa ha: cultura, turismo, agricoltura, pesca, capacità energetica pulita: eolica e solare, sono risorse immense, attualmente abbandonate o nella migliore delle ipotesi legate ad interessi di parte, occorre che l’amministrazione regionale investa su queste potenzialità nell’interesse della collettività. Anche nella gestione dei rifiuti si può passare da problema endemicamente irrisolvibile ad opportunità, non inseguendo più soluzioni che portino vantaggio a chi dall’emergenza continua trae profitto, ossia degassificatori, inceneritori, discariche ma attuando e mettendo in pratica soluzioni, per altro già sperimentate con successo in molte realtà italiane e straniere come la strategia del Rifiuto Zero, l’abbattimento alla fonte della produzione di rifiuti, il riciclo e recupero della frazione secca, il compostaggio domestico ed industriale per la frazione umida, le tariffe basate sull’effettiva produzione di rifiuti non recuperabili ossia la parte che necessariamente deve finire in discarica.
I problemi sono tanti, è il come risolverli che deve cambiare, fino ad oggi le soluzioni adottate sono state solite portare nuovi problemi, perché la soluzione di un problema non è mai stato il vero obiettivo di chi ci ha governato finora, occorre che questo cambi attuando quelle soluzioni che siano in grado di risolvere veramente i problemi e le emergenze, senza guardare ad interessi particolari ma guardando al benessere economico, ambientale e sociale della popolazione.”
Quale sarebbe il primo atto se venisse eletto?
“Come ho detto in risposta alla prima domanda, l’eletto del MoVimento 5 Stelle è terminale di una rete di cittadini attivi e ad essi e con essi si deve raffrontare e confrontare per le proposte, le idee e le istanze da rappresentare in Assemblea Regionale, seguendo le linee del programma regionale in via di elaborazione, pubblica, trasparente e condivisa sul meetup del MoVimento 5 Stelle siciliano (http://www.meetup.com/Movimento-5-Stelle-Sicilia/ )
Poi sono anche io un cittadino attivo e ormai mi sento e sono orgogliosamente bagherese, bagheresi sono i miei figli ed a bagheria c’è tutta la mia vita. Quindi sarò un terminale della rete ma sarò anche e sopratutto un cittadino bagherese all’interno delle istituzioni e come tale, i miei concittadini potranno sempre contare sulla massima trasparenza e la massima informazione su quello che avviene all’ARS con particolare attenzione, ovviamente, ai problemi del territorio bagherese.
Da attivista del MoVimento 5 Stelle posso dirle che verrà prestata particolare attenzione ai costi della politica, togliere i soldi dalla politica è uno dei migliori strumenti per riportare la politica stessa alla sua dimensione reale di servizio ai cittadini e non, come oggi, mestiere e carriera per molti “carrieristi” che senza la poltrona politica probabilmente non sarebbero in grado di fare nulla. I lettori sicuramente sanno che attualmente un Parlamentare Regionale Siciliano percepisce uno “stipendio” mensile che tra indennità e rimborsi vari raggiunge una cifra lorda variabile tra i 15.000 ed i 21.000 euro, un eventuale deputato eletto dal MoVimento 5 Stelle invece percepirà un indennità netta di 2.500€ al mese ed i rimborsi spese saranno legati alla presentazione, pubblica e trasparente, di regolari ricevute.
Da cittadino bagherese ci sono alcune iniziative che come MoVimento ci stanno particolarmente a cuore, un paio sono direttamente competenze regionali, una no ma sarebbe un ottimo terreno di confronto e collaborazione con l’Amministrazione comunale.
La possibilità che Bagheria possa dotarsi di un proprio Punto Territoriale di Emergenza (P.T.E.), intervenendo opportunamente sulla Legge 14 aprile 2009, n. 5 e sul “Piano della Salute 2011-2013”, in modo da superare i vincoli di distanza dal capoluogo siciliano che vietano che a Bagheria possa esserci un Pronto Soccorso attrezzato a nostro avviso necessario per una città con una popolazione prossima ai 60.000 abitanti e ad un comprensorio che arriva a sfiorare i 100.000. Garantire, in accordo e collaborazione con l’Amministrazione comunale, la possibilità che a Bagheria si possa creare un distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco. Infine, tramite l’Assessorato Territorio ed Ambiente, direttamente responsabile per il demanio marittimo ed in accordo e collaborazione con la Provincia Regionale e con l’Amministrazione comunale, creare le possibilità affinché si avvi una vera e concreta riqualificazione ambientale e territoriale della costa compresa tra Ficarazzi e Porticello con particolare attenzione al tratto compreso nel territorio di Bagheria, ovvero Aspra.
L’antica frazione marinara di Aspra ha una sua storia ed una sua realtà che ha delle potenzialità importanti e che non può essere dimenticata o abbandonata, proprio in questi giorni, tra pista ciclabile, alberi abbattuti e immondizia Aspra è spesso al centro dell’attenzione da parte dei media bagheresi, occorre portare Aspra all’attenzione della cittadinanza per le sue potenzialità e per le opportunità che può offrire. La Regione Siciliana dovrebbe attivarsi per favorire le migliori opportunità affinché si sviluppi una imprenditoria locale che ne valorizzi la vocazione turistica. Aspra unita ad un percorso turistico-culturale legato alle ville bagheresi, può rappresentare uno dei punti più qualificati per la rinascita economica del comprensorio bagherese. Giusto per portare ai lettori un esempio pratico già esistente cito la località di Marzamemi, frazione di Pachino, in provincia di Siracusa, laddove il turismo è divenuto fonte di reddito per molte famiglie e imprenditori locali, pur conservando il fascino e la dimensione di antico borgo di pescatori.
Ovviamente la bacchetta magica non c’è e bisognerà scontrarsi con la crudezza dei numeri e delle cifre, sono però a mio parere punti sui quali soffermarsi, ricercando le migliori possibilità affinché essi diventino realtà. Ma per rispondere con maggiore concretezza e fattibilità alla sua domanda, se sarò eletto, il primo atto politico che farò sarà quello di invitare il futuro Presidente della Regione Siciliana, chiunque esso sia, a Bagheria e ad Aspra, non per farsi una passeggiata al Corso Umberto o un caffè in Via Mattarella, o per visitare Villa Palagonia ma per venire a vedere le contrade periferiche, Consona, Incorvino, Amalfitano, per andare al Quartiere Monaco o magari girare per i quartieri popolari ed arrivare attraverso “u rittufilu” ad Aspra, per vedere la realtà di una città ricca di storia e di cultura che lentamente ma inesorabilmente viene abbandonata a se stessa, non più fiera ed orgogliosa porta di Palermo ma desolata e degradata periferia urbana.”