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giovedì 21 Novembre 2024

giovedì 21 Novembre 2024

Applausi dai sacerdoti alla notizia che Padre Puglisi sarà proclamato “Beato”

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5 minuti

di Pino Grasso

Un fragoroso ed interminabile applauso di sacerdoti, diaconi, vicari episcopali, direttori di uffici pastorali, seminaristi e giornalisti convocati a palazzo Arcivescovile, ha salutato l’annuncio dato dal cardinale Paolo Romeo nel salone Filangeri che il Santo Padre Benedetto XVI ha autorizzatola Congregazioneper le Cause dei Santi a promulgare il decreto per il martirio del Servo di Dio don Giuseppe Puglisi, che consente di procedere alla beatificazione e all’elevazione all’onore degli altari del sacerdote del presbiterio di Palermo ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993.
Il Cardinale Paolo Romeo, con cuore ricolmo di commozione, si fa interprete dei sentimenti dell’intera Comunità Diocesana, che è grata al Signore per averle concesso di poter contemplare un suo figlio, che con il suo sangue ha dato testimonianza della fede, tra le schiere dei Beati e dei Santi. “Questo è un momento importante perla Chiesadi Palermo – afferma il cardinale – che ha un santo orgoglio di avere un “Beato” proveniente dal suo presbiterio. Ricordo che quando fu ucciso don Pino Puglisi mi trovavo in Colombia come nunzio apostolico e appresa la notizia rimasi molto colpito. Don Pino è stato un modello di prete che ha saputo coniugare l’evangelizzazione con la promozione umana, senza mai scindere i due aspetti. Adesso ci viene consegnato come intercessore, protettore e soprattutto modello di educatore che io propongo a tutta la comunità diocesana”.
Molto emozionato durante la conferenza stampa mons. Carmelo Cuttitta, fedele collaboratore di padre Puglisi, il quale non ha saputo trattenere qualche lacrima. “Conservo un tenero ricordo di padre Puglisi che conosco dall’età di 8 anni quando arrivò a Godrano come parroco. I miei ricordi sono legati a episodi della mia fanciullezza e dell’adolescenza. Pensare che una persona con cui sono stato accanto e adesso è stato dichiarato martire è per me sconvolgente”.
La Chiesa di Palermo, nelle sue molteplici componenti, sotto la guida del suo Pastore, intende adesso più decisamente ispirarsi alla nobile figura di Padre Pino, che con il suo esempio e con la sua morte, sprona tutti ad un rinnovato impegno per l’evangelizzazione, la promozione umana e la luminosità della vita cristiana nella nostra terra di Sicilia.
Il Cardinale e l’intero presbiterio esprimono profonda e devota gratitudine al Santo Padre per aver concesso al popolo santo di Dio di venerare Padre Pino quale martire di Cristo, e rinnovano il loro apprezzamento per quanti, sotto la luce dell’ispirazione divina, si sono prodigati con abnegazione per il riconoscimento del martirio del sacerdote. Egli, nella sua missione pastorale, pur soffocata dall’azione mafiosa, ha voluto e saputo dimostrare la forza del Vangelo che è, ben oltre la morte, seme di vita nuova e di concreta speranza per l’uomo.
“È una bellissima notizia che rende felice tutta la città di Palermo e tutta l’Italia – afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, presente nel salone Filangeri – don Pino Puglisi è un martire che ha dato la sua vita in difesa degli ultimi e della legalità e che ha testimoniato con la sua intera esistenza il valore della solidarietà e dell’accoglienza. Le nuove generazioni dovrebbero prenderlo ad esempio perché è un faro nella lotta alla mafia”.
Anche il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo conferma che la notizia “riempie di gioia tutti i siciliani che hanno visto in questo sacerdote uno strenuo combattente contro la mafia. Il riconoscimento del suo martirio “in odio alla fede” sancisce il valore della sua lunga azione pastorale e sociale svolta a Brancaccio per tanti anni che ha prodotto la reazione violenta di quanti non potevano sopportare la sua attività concreta, quotidiana e a sostegno dei più deboli”.
 

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