C’è anche molta Bagheria nel nuovo Atlante dell’Arte contemporanea prodotto dalla De Agostini.
Fra i numerosissimi autori inseriti nel catalogo composto da circa mille pagine, trovano ampio spazio anche i bagheresi Renato Guttuso e Silvestre Cuffaro oltre a Pina Calì di Casteldaccia.
Fra i viventi inseriti anche il fotografo Ferdinando Scianna , il grafico Giuseppe Gallo e il pittore Arrigo Musti.
“È una grandissima emozione leggere, per la prima volta –dice Musti-, questa lunghissima recensione, a doppia pagina, sui miei lavori. Fin troppo lusinghieri, da parte della De Agostini, i riferimenti a Francis Bacon, Lucien Freud e Caravaggio prima di arrivare ad Impop Art.
E’ un’opera davvero interessante ed amalitica -continua Musti- che lascia ampio spazio ad una visione panottica dell’arte contemporanea che va da Picasso Hopper, Frida e Diego Rivera alla moda di Gucci.
Grande spazio é riconosciuto tra le regioni alla Sicilia di Ferdinando Scianna, Pina Calì e Silvestro Cuffaro, ovviamente oltre a Piero Guccione, al gruppo di Scicli, a Carla Accardi, Letizia Battaglia etc. etc.”
Il grafico digitale, ricercatore e design dello studio Mirabilia, di Bagheria, Giuseppe Gallo, è presente con il progetto Digitale e Quarantena, una serie di immagini che raccontano l’influenza del digitale sull’abitare e la quarantena.
Il catalogo sarà presentato domenica 30 gennaio presentazione dell’Atlante a Roma, Teatro Italia.