Ha preso il via, al Tribunale di Marsala, il processo a carico del bagherese Gaspare Richichi, 28 anni, direttore editoriale della casa editrice «Imart Edizioni» e Giuseppe Aleci, 36 anni, di Marsala, presidente e direttore commerciale della stessa casa editrice.
Richichi e Aleci sono accusati di aver tentato di estorcere denaro ad alcuni personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo che sarebbero stati clienti o conoscenti della pornostar Lea Di Leo, vero nome Sonia Faccio (nella foto).
A costoro sarebbero state chieste somme di denaro (da 10 a 40 mila euro) per depennare i loro nomi e gli imbarazzanti particolari dei rapporti sessuali dal libro autobiografico scritto da Di Leo che la «Imart» avrebbe dovuto stampare.
L’attore Matteo Branciamore, noto per il telefilm “I Cesaroni” è stato l’unico, tra le parti offese, a chiedere, tramite i propri legali, di costituirsi parte civile nel processo per tentata estorsione avviato, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala Roberto Raggio.
Per la prossima udienza (11 dicembre) il pubblico ministero Dino Petralia ha citato i primi tre testi. Tra questi, Sonia Faccio e Silvia Poli. La seconda ha aiutato la Faccio a scrivere la bozza del libro, mai stampato.