L’edizione 2012 del festino di Santa Rosalia, parla anche bagherese. Un gruppo nutrito di artisti di Bagheria e del circondario, infatti, ha preso parte infatti alla festa più importate dell’anno per i palermitani. Si tratta degli artisti Arrigo Musti, Elisa Martorana, Carmelo Carollo e Rosario Tornese (di Altavilla Milicia) e dei musicisti Francesco Maria Martorana e Paolo Zarcone.
Francesco Maria Martorana e Paolo Zarcone si sono esibiti alla Cattedrale di Palermo con un cuntu dedicato a santa Rosalia, che ha riscosso un enorme successo.
Arrigo Musti, Elisa Martorana, Carmelo Carollo e Rosario Tornese hanno invece esposto le loro opere nell’ambito di una mostra parti corale, che continuerà anche oggi, in onore, sempre di Santa Rosalia.
La mostra è stata allestita nelle sale dei Palazzi Di Napoli e Costantino, ai Quattro Canti.
Nelle stanze dello splendido ma ancora diroccato palazzo, si potrà ammirare una mostra iconografica su Santa Rosalia con opere del ‘600 della collezione Bilotti Ruggi d’Aragona e di devozione popolare della collezione Giancarlo Gualtieri A.I.C.I.S. -Associazione Italiana Cultori Immagini Sacre. La rassegna artistica ospiterà, inoltre, una inedita reinterpretazione contemporanea di opere, installazioni e performance dal tema “Santa Rosalia e Il Festino”. I due Palazzi dei Quattro Canti (da 4 anni e mezzo chiusi al pubblico e che saranno aperti solo per l’occasione) sono due delle più belle dimore di via Maqueda, che si trovano proprio a ridosso dei Quattro Canti, e per l’occasione saranno parati a festa con i colori aragonesi, divenuti emblema della Sicilia, accompagnati dai canti della città che intoneranno solennemente “Viva Palermo e Santa Rosalia”.
Arrigo Musti reduce dalla sua ultima mostra Nameless a Montecitorio e presente nel 2011 alla Biennale di Venezia, espone una tela monumentale di 3 x2 metri, raffigurante Santa Rosalia. Si tratta di un quadro denuncia che condanna le condizioni di degrado della Palermo di oggi.
Elisa Martorana, ha realizzato un reportage ovvero “fotocuntu” a tema, dal titolo “La Santuzza torna a Palermo”. Si tratta di una sorta di trasfigurazione della Santa ai giorni d’oggi. La relazione fotografica narra di Dio che manda Santa Rosalia nella Palermo del 2012 per soccorrere il suo popolo da un nuovo morbo “troppo ciechi e muti per pregare un miracolo”. La Santa, quindi, visita la Palermo Moderna con la speranza di compiere un nuovo miracolo. Questo reportage, realizzato anche grazie al contributo di Noemi Sanfilippo – attrice della compagnia teatrale Putia d’Arte Malvina Franco direzione artistica Lollo Franco– che ha interpretato nelle foto Santa Rosalia, è corredato anche da un “nuovo cuntu” – scritto da Elisa Martorana e tradotto in siciliano antico da Noemi Sanfilippo- che narra le vicende immortalate nelle foto. Un lavoro provocatorio ma romantico allo stesso tempo che vale la pena di visitare durante i festeggiamenti della Patrona Palermitana.
Rosario Tornese ha realizzato “Santa Rosalia” una tela di 2 x2 metri in tecnica mista a base di acrilici. Tornese attinge dalle prospettive del 600 per condurle a suo modo alla contemporaneità. Poggia i piedi su tappeto di teschi, simbolo di tutti i mali che circondano i nostri tempi. Suggestivo quanto imponente il quadro di Tornese.
Infine, sono presenti anche opere di Carmelo Carollo, che ha realizzato dei gioielli, che tra l’altro, per un mese intero potranno essere ammirati alla Cattedrale di Palermo.
La mostra, per l’intera giornata di oggi, sarà aperta al pubblico.
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