Nico, 64 anni, abitava ormai da tempo a Roma, ma nella sua mente Bagheria era sempre casa sua e spesso vi ritornava, soprattutto per il piacere di ritrovarsi con i parenti e con gli amici più stretti, ma anche per sentire e recuperare quell’atmosfera paesana che in una grande città come Roma diceva di non percepire.
Uomo di varia e fine cultura parlava, a volte fino a stordirti, di ogni argomento tu gli sottoponessi. E’ noto il suo impegno a favore dei disabili, e non perché lui stesso fosse relegato su una sedia a rotelle, ma perché era proprio nel suo essere Nico D’Amico, cercare di portare un sollievo alle tante situazioni, spesso critiche, che il disabile deve giornalmente affrontare. La sua è stata una battaglia continua, nel nostro paese e a Roma dove, nei giorni in cui i suoi problemi fisici glielo consentivano, non esitava ad affrontare Vigili Urbani e anche esponenti dell’amministrazione comunale per chiedere che quell’auto fosse spostata, che quel marciapiede fosse rifatto rispettando le esigenze dei disabili e tanto altro.
La sua è stata una bella vita, vissuta con intensità, fin dagli anni settanta, quando con altri amici, a Villa San Cataldo, mise su una radio, divertendo e divertendosi, poi fu anche professore, fatto ai più sconosciuto, ma so di ragazzi, ormai adulti, che lo hanno avuto appunto come professore e inoltre prete ortodosso… insomma Nico è stato un grande uomo, degno erede di suo padre Aurelio.