Da 3 anni non si hanno più notizie di Giusy Ventimiglia, 38 anni.
A niente sono serviti i numerosi appelli e i servizi fatti dalla trasmissione televisiva della Rai “Chi l’ha visto?”
Giusy sembra essere stata inghiottita dal nulla. Si sarebbe allontana dalla casa paterna con cui abitava una mattina di novembre del 2016. Da allora solo tante parole e nessuna certezza. L’ultimo avvistamento sarebbe stato in via del Fonditore, che collega Bagheria con Ficarazzi, alla periferia di Bagheria. Corporatura esile, occhi azzurri e capelli biondi, al momento della scomparsa indossava una mantella rossa, jeans, scarpe da ginnastica bianche e grigie.
L’unica persona che non si dà per vinto e continua a cercare la verità, anche la più dolorosa, è il fratello, Salvo.
“Sono trascorsi 3 anni dalla scomparsa di mia sorella Giusy. 5 mesi fa è stato prelevato il DNA a mio padre. Ci è stato detto che nel caso venissero rinvenuti dei resti… Ma non ci hanno voluto dire altro. Abbiamo sperato veramente nel ritrovamento di qualcosa. Ho chiesto al mio avvocato di informarsi in Procura, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta.”
Le indagini per risalire alla verità sembra che non si siano fermate.
“In caserma -continua Salvo Ventimiglia- ci hanno comunque confermato che le indagini sono ancora in corso e sono molto complicate. Si indaga per sequestro di persona da parte di ignoti e in questo caso la Procura mantiene il più stretto riserbo delle indagini. E’ dura vivere nell’indifferenza da parte di tutti. Fino ad oggi mai nessuno ha fornito elementi concreti che ci potessero far sperare che mia sorella Giusy sia ancora in vita. Sono assolutamente certo che Giusy non è più in vita, che qualcuno le ha fatto del male e di conseguenza Giusy non si è mai allontanata da Bagheria.”
Chi avrebbe forse potuto dare informazioni utile è una delle amiche di Giusy, Floriana, ma lo scorso anno è morta improvvisamente per cause naturali.
“Io sono assolutamente certo -continua il fratello- che lei fosse a conoscenza di tutte le frequentazioni di mia sorella.
Mio padre all’epoca, il 17 novembre del 2016, fece una integrazione alla denuncia di scomparsa con le dichiarazioni di Floriana che riferiva che fino a pochi giorni prima la scomparsa Giusy veniva prelevata giornalmente da un operatore ecologico. Io continuo a chiedermi come mai nessuno sappia niente? È ovvio che la rabbia è tanta. La speranza che c’era all’inizio della scomparsa si è andata via via trasformando in preoccupazione tristezza certezza e poi tanta rabbia. Perché secondo me in giro c’è qualcuno che ha fatto del male ad una donna indifesa fragile e problematica.”