Il genitore di un ragazzino di 14 anni, al termine di una partita di calcio allo stadio di Bagheria, ha sferrato un pugno all’allenatore. E’ successo questo pomeriggio allo stadio comunale di Bagheria durante la gara regionale under 15 fra la Fortitudo Bagheria e il Demma Ribolla.L’uomo è padre di uno dei componenti della formazione bagherese.
Alla base del gesto ci sarebbe il mancato utilizzo del figlio durante la partita.
La gara è finita 1 a 0 per i palermitani.
Secondo una prima ricostruzione, al termine della partita, l’uomo, si è scagliato contro l’allenatore, Giuseppe Capuano, colpendolo con un pugno.
Capuano è stato subito soccorso ed è finito al Pronto soccorso di Bagheria per le cure necessarie.
La società di calcio bagherese ha deciso subito dopo l’episodio di espellere il padre e purtroppo anche il bambino.
Su quanto accaduto è intervenuto il presidente della formazione bagherese, Pierandrea Figlia con un post su Facebook.
“Io e con me la società nelle componenti dirigenziali e tecniche, esprimiamo piena solidarietà a un allenatore che, prima ancora di essere un tecnico professionale e appassionato, è una persona perbene. Una persona che incarna perfettamente quei valori che, da sempre, fondano la nostra idea di sport e di calcio: etica, lealtà, educazione e rispetto.
Porró in essere con immediatezza e personalmente gli inevitabili provvedimenti verso l’autore del gesto, perché la violenza nella mia visione dello sport non è concepita e mai giustificata o giustificabile.
Oggi la Fortitudo, con quanto successo, ha subito una metaforica sconfitta che fa molto male e che dimostra come professare certi valori positivi non è mai abbastanza.
Tuttavia, non sarà un ignobile e isolato cortocircuito a spegnere in noi la voglia di continuare a spendersi perché i valori di cui sopra trionfino ogni giorno nel calcio e -in generale-nella vita.”