Orrore a Trabia per un cane morto dopo essere stato bruciato vivo.
Ad avere fatto la macabra scoperta sono stati tre ragazzi che hanno fatto di tutto per salvare la vita all’animale, ma inutilmente.La vicenda è avvenuta ieri notte, sulla via Ventimiglia, nel territorio di Trabia, che collega la zona di campagna con la strada statale 113.
I tre giovani hanno visto una vecchia macchina abbandonata, in fiamme e legato con una catena, c’era un pittbull.
L’animale, malgrado i tentativi dei tre giovani di salvarlo è morto fra mille sofferenze. Uno dei giovani è anche rimasto ferito ad una mano, nel vano tentativo di salvare l’animale.
I fatti si sono verificati intorno alle 23,30. I tre erano di ritorno da una festa di compleanno, quando hanno visto un’auto in fiamme, posteggiata su una piazzuola. Hanno chiamato i vigili del fuoco.
“Siamo scesi dall’auto e abbiamo sentito delle urla -racconta Clara R. di 25 anni, volontaria animalista, che abita a Santa Flavia- sembrava un bambino. Poi ci siamo accorti che legato con una grossa catena c’era un cane in fiamme. Abbiamo cercare di aiutarlo. Abbiamo chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, dei carabinieri e dell’Asp. Dopo pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e hanno cercato di salvare l’animale. Ma dopo poco tempo il cane ha esalato l’ultimo respiro ed caduto a terra”.
Uno dei tre ragazzi ricorda lo sguardo del cane come se volesse chiedergli aiuto disperatamente.
Poco distante del cane morto è stata rinvenuta una femmine di pittbull.
“Era bloccata, come sotto shock -continua il racconto Clara- abbiamo cercato di rassicurarlo.”
I responsabili del servizio veterinario hanno accertato che il cane aveva un microchip.
Si è risaliti al proprietario al quale è stato consegnato sia il cane morto che quello rimasto in vita.
Pare che qualche minuto prima del ritrovamento dell’auto in fiamme e del cane, alcuni ragazzi avrebbero raccontato di avere visto due giovani che nei pressi del ritrovamento trascinavano un cane con una grossa catena.
I carabinieri di Termini Imerese hanno aperto un’inchiesta sulla vicenda. Spetterà a loro risalire agli autori di tanta atrocità verso un animale ucciso fra mille sofferenze. Bruciato vivo.