E’ stata presentata in anteprima la bellissima mostra antologica, del fotografo bagherese Ferdinando Scianna nei locali della galleria nazionale d Palermo “Viaggio, racconto, memoria”.In esposizione circa 200 fotografie che vanno dagli anni 60 ai giorni nostri.
La mostra è curata da Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda, art director della mostra, e organizzata da Civita. Le fotografie in bianco e nero sono stampate in diversi formati.
La rassegna attraversa l’intera carriera del fotografo bagherese e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento.
Alla presentazione oltre allo stesso Scianna c’erano il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la direttrice della galleria e i curatori della mostra.
“La mostra di Scianna -ha sottolineato Orlando, conferma il percorso intrapreso dalla città. Le foto di Scianna fanno vedere l’invisibile. Esprimo gratitudine da parte della città. Grazie anche alla direttrice della Gam. La Mostra di Scianna è il proseguo, dopo le mostre di Steve Mc Curry e Cartier Bresson.”
La scena è stata catalizzata da Scianna che ha ringraziato presenti. E ha anche parlato dei suoi esordi e di Bagheria.
“Per me essere qui alla Gam di Palermo ha un significato speciale. Ci sono pezzi della mia vita che mi assalgono. Fanno parte della mia carne e della mia vita. Qui è nata la mia storia di fotografo e uomo.
Sento tanto affetto circolare in queste occasioni. Ho 75 anni abbondanti e non ho mai fatto differenze fra fotografo e uomo.”
Scianna ha poi parlato della sua famiglia e della sua città natia.
“Mio padre era disperato quanto gli avevo detto che volevo fare il fotografo. Sono un fotografo nato nel Millennio scorso. Io sono partito per un sogno non per fame. Avevo l’esigenza di raccontare il mondo quando la fotografia era un ponte fra noi e la realtà. Io faccio il fotografo come mio nonno faceva il falegname. Ho fatto un milione di foto e quando viaggio nel mio archivio vedo mediocrità. Se ne salvano poche.
Il fotografo non fa fotografie, reagisce al mondo. Anche attraverso le ossessioni.
Nelle foto dei fotografi siciliani c’è luce e lutto. In questa mostra parlo dei fatti miei, perché sono le cose che conosco meglio. Nessun Siciliano va veramente via. Provo tanta gratitudine verso la Sicilia per la quale provo amare e odio, così come per la mia città a cui ho ho dedicato un libro. Provo sopratutto gratitudine verso Leonardo Sciascia, senza il quale non avrei fatto niente. Per me non è morto 40 anni fa ma ieri.”
Ferdinando Scianna a iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare – tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose – esordio della sua carriera – all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa. Poi i reportage (fa parte dell’agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose e infine i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, solo per citarne alcuni.
Le sezioni della mostra:
LA MEMORIA, Bagheria – La Sicilia – Le feste religiose
IL RACCONTO, Lourdes – I bambini – Kami – Il dolore
OSSESSIONI, Il sonno – Le cose – L’ombra – Bestie – Gli specchi
IL VIAGGIO, America – Deambulazioni – I luoghi
RITRATTI
RITI E MITI, Le cerimonie – Donne – Marpessa
Per approfondire i contenuti dell’esposizione, incoraggiando la riflessione sulla portata iconica della fotografia di Ferdinando Scianna, Civita Sicilia ha ideato un articolato progetto didattico rivolto sia alle scuole che ai gruppi di adulti e famiglie, che prevede i classici tour guidati, ma anche visite-esplorazione e laboratori didattici su prenotazione.
In una audioguida (in italiano e in inglese), Scianna racconta in prima persona il suo modo di intendere la fotografia e non solo. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino il suo percorso umano e di fotografo. È inoltre proposto un documentario dedicato alla vita professionale di Ferdinando Scianna.
La mostra si potrà vedere ogni giorno, nei locali della galleria, a piazza Sant’Anna a Palermo, fino al 28 luglio.