di Pino Grasso
In arrivo nuove tasse per le famiglie bagheresi. La Giunta municipale ha determinato le nuove rette di compartecipazione al servizio asilo nido comunali per la frequenza dei bambini per l’anno scolastico 2012/2013. Le rette sono state determinate sulla base dell’effettiva situazione economica del nucleo familiare, al fine di coprire il costo complessivo della gestione del servizio dell’asilo nido con i relativi proventi tariffari in misura non inferiore al 36 per cento del 50 per cento del costo, così come prescritto dalla legge.
In totale cinque la fasce di reddito previste dall’amministrazione comunale. Per coloro che dichiarano una fascia di reddito compresa tra 0,00 e 6.250 euro, la retta da versare sarà di 180 euro, chi dichiara un reddito tra 6.250,01 e 12.500 dovrà versare 200 euro, chi dichiara tra 12.500,01 e 18.750, verserà 220 euro, chi dichiara tra 18.750,01 e 25.000 pagherà 240 euro e chi dichiara tra 25.000,01 e oltre pagherà 260 euro.
Il genitore è tenuto a presentare valida attestazione ISEE all’atto dell’iscrizione. Per il pagamento della retta il competente ufficio comunale provvede ad inviare, per il tramite del coordinatore dell’asilo nido, a ciascuna famiglia apposita comunicazione con indicata la quota da versare ed il termine di versamento. L’amministrazione comunale ha previsto alcune agevolazioni nel caso in cui la retta dovuta per i fratelli maggiori o gemelli appartenenti allo stesso nucleo familiare e contemporaneamente frequentanti il servizio di asilo nido con la riduzione del 30 per cento. Analoga riduzione per i bambini diversamente abili. Per il periodo di vacanze di Natale dalla retta del mese di gennaio sarà decurtato l’importo di 50 euro e per le vacanze di Pasqua la retta del mese successivo verrà decurtata di 25 euro. Le nuove rette sono state determinate a seguito dell’approvazione del nuovo regolamento comunale da parte del Consiglio comunale, finalizzato a garantire, precipuamente, il diritto alla cura, all’educazione e all’istruzione dei bambini piccoli e a dare sostegno alle competenze genitoriali e alla conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro.
La deliberazione tiene conto che per gli enti strutturalmente deficitari, è prescritto che il costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale, riferito ai dati della competenza, sia stato coperto con i relativi proventi tariffari e contributi finalizzati in misura non inferiore al 36 per cento. “Considerato il grave contesto socio-economico – spiega l’assessore alle Politiche sociali Sergio Martorana – è di fondamentale importanza assistere le famiglie i cui genitori lavorano, a garanzia delle madri lavoratrici e, a tutela del minore e in considerazione che il perseguimento degli obiettivi di risanamento finanziario, imposto dal mancato rispetto del patto di stabilità, non può portare ad un sacrificio dei diritti dei cittadini, l’Amministrazione intende assicurare i servizi infungibili ed essenziali”.