di Daniela Cutrò
Roberta, Thomas, Luca e Riccardo hanno appena concluso le classi quarta e quinta elementare e hanno vissuto una settimana, dal 15 al 22 Giugno, di “frenetica emozione” che custodiranno per tutta la vita. Un viaggio di meraviglie, come quello delle favole, ad un altro angolo d’Europa, oltre 3.500 km di distanza, quasi cinque ore di volo e in una terra, la Lettonia, mai sentita nominare o forse casualmente letta su qualche libro di geografia.
Un’esperienza di valore inestimabile vissuta grazie al V Circolo Didattico A. Gramsci e ai docenti accompagnatori Chiara Audia e Anna Varchi, nell’ambito del Programma dell’Unione Europea a favore dell’Istruzione, della Formazione, dei Giovani e dello Sport. Il progetto ERASMUS Plus (Azione chiave 2) dal titolo “We are living together and we need each other. Social Emotional Learning (SEL)”.
Sette le nazioni coinvolte: Olanda, Italia, Portogallo, Slovacchia, Lettonia, Turchia e Regno Unito. Scuola Capofila Jenaplan School de Dukdalf Holland, scuola ospitante Ojara Vaciesa Gaujiena Elementary School.
Quattro i giovani alunni, tra i 10 e 15 anni, per ogni paese partecipante, accompagnati da due docenti e un’intera comunità lettone ad accoglierli : docenti, studenti e famiglie. Un’irresistibile scoperta verso nuove culture e suggestivi paesaggi, tra usi, costumi e tradizioni del paese ospitante. “Ragazzi di lingue e culture diverse condividono un progetto comune per costruire un’Europa vera, fatta di persone e dal confronto delle culture dei diversi Paesi”, come sottolinea Chiara Audia, coordinatrice dell’iniziativa del V Circolo Gramsci.
Intenso il programma settimanale: conoscenza del territorio e beni culturali, escursioni nei boschi, giochi Olimpici, attività di cucina, musica e danze folcloristiche. I piccoli studenti sono stati ospitati in famiglia, una grande prova per superare anche un po’ di timidezza. Hanno comunicato “rigorosamente” in inglese, a tratti maccheronico ma impreziosito dai sorrisi del cuore. Un evento che non finisce col rientro in patria ma che continuerà a vivere in ogni parola raccontata dai bambini partecipanti ad altri bambini. Le emozioni ERASMUS continueranno a viaggiare per l’Europa.