di Vittoria Casa
Domani venerdì 26 gennaio 2018, per celebrare la Giornata della Memoria, prevista per il 27 Gennaio, la scuola primaria Cirincione ha programmato un flash mob con tutte le alunne e gli alunni del plesso, in ricordo delle migliaia di vittime perseguitate e deportate nei campi di concentramento. Un Flash Mob dove cercheremo di render onore e non dimenticare tutto ciò che è successo alle vittime dell’olocausto.
Il Parlamento italiano, come noto, con la legge n. 211 del 2000, ha istituito il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, quale “Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
Non sempre è facile comprendere e fare comprendere, a bambini di età compresa fra i 6 e i dieci anni, l’importanza della memoria, la necessità di costruire, attraverso la storia e la sua conoscenza, un futuro migliore, in cui le atrocità non si debbano più ripetere! Si tratta di un pezzo agghiacciante della nostra storia e accade anche che qualche bambin* ci chieda: “Perché ricordare una storia tanto triste”?
Perché, ancora, oggi?
Forse perché “Dopo le continue e drammatiche stragi, con centinaia di migranti persi in fondo al mare, nessun paese, nessun governo, ma anche nessun cittadino, può̀ dire di “non sapere”: lo ricorda Liliana Segre, una delle ultime testimoni dirette dell’Olocausto. Anche Tati Bucci, sopravvissuta ai campi di concentramento, ci riporta all’accostamento tra questi eventi tragici: “le file dei migranti mi ricordano quelle degli Ebrei. Quando ho sentito alla radio che in Ungheria stanno iniziando a mettere i fili spinati mi sono messa a piangere. Per me è stato come ritornare al posto dove ero stata da bambina!” Ecco perché, ha spiegato, è importante continuare a ricordare…
Per avviare e costruire, negli anni, un percorso di conoscenza , la nostra scuola si mobilita con attività di preparazione, studio, sensibilizzazione condotte e calibrate sull’età dei bambini ed ovviamente differenziate per classe/età.
Ad esempio, non serve aggiungere molte parole per descrivere la bellezza di questa animazione che ha per protagonista un bambino all’epoca della Shoah.
Per onorare la Giornata, la Scuola Cirincione ha programmato, per giorno 26 Gennaio, le azioni seguenti, che coinvolgeranno le alunne e gli alunni di tutte le classi :
- flash mob nel cortile della scuola Cirincione alle ore 9.00 (classi prime , seconde e terze)
- flash mob in piazza Madrice alle ore 00 ( classi quarte e quinte).
Il flash mob programmato utilizzerà il sottofondo musicale Gam Gam , la canzone scritta da Elie Botbol che riprende il quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23. Il testo, come noto, viene tradizionalmente cantato dagli Ebrei durante lo Shabbat. La canzone è diventata anche un simbolo, uno degli “inni” più toccanti dell’Olocausto che riguardò più di un milione e mezzo di bambini uccisi dai nazisti, cantata da scolaresche di tutto il mondo nel Giorno della Memoria. Il brano è parte della colonna sonora del film Jona che visse nella balena di Roberto Faenza. Nel film il canto viene insegnato dalla maestra a Jona e agli altri bambini nel lager.
Tutte le alunne e gli alunni sono invitati , inoltre , a produrre dei bigliettini colorati a forma di cuore o di fiore da appendere nei cancelli della recinzione della scuola.
Vedrai che è bello vivere
Chi s’aggrappa al nido
non sa che cos’è il mondo,
non sa quello che tutti gli uccelli sanno
e non sa perché voglia cantare
il creato e la sua bellezza.
Quando all’alba il raggio del sole
illumina la terra
e l’erba scintilla di perle dorate,
quando l’aurora scompare
e i merli fischiano tra le siepi,
allora capisco come è bello vivere.
Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza
quando cammini tra la natura
per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:
anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,
vedrai che è bello vivere.
La poesia è datata 1941, non si conosce il nome di chi l’ha scritta, ma il messaggio che ci ha lasciato è di fiducia nella vita e ne canta la bellezza.
E questo vogliamo insegnare ai nostri allievi. La vita e la bellezza in grado di superare l’orrore. Ma “Ricordare è un dovere morale prima ancora che istituzionale, affinché gli errori del passato siano un monito per il presente ed il futuro”