E’ stato consegnato alla scrittrice palermitana Evelina Santangelo il premio “Donne e Cultura Topazia Alliata”.
La manifestazione si è svolta nei locali della Torre Duca di Salaparuta, sede del Comune.Presenti alla manifestazione oltre al sindaco Spatafora e all’assessore Santoro, la scrittrice Dacia Maraini, la Past Presidente nazionale Fidapa, Giuseppina Seidita, la professoressa universitaria Domenica Perrone e ovviamente la scrittrice Evelina Santangelo. Si sono avuti anche dei momenti musicali con Laura Mollica, cantante etno-folk premiata lo scorso anno, Giuseppe Greco e Vincenzo Mancuso.
Ha coordinato sapientemente Maria Luisa Florio, giornalista e membro della Consulta della Cultura casteldaccese.
La scrittrice Evelina Santangelo è stata premiata “per la ricerca narrativa attenta alle questioni più urgenti della contemporaneità -come ha scritto la commissione aggiudicatrice del premio- e per la pronuncia originale con cui ha dato vita, specie negli ultimi lavori, ad un combattivo protagonismo femminile raggiungendo una peculiare esemplarità etica ed inventiva.”
Il premio viene attribuito a donne, residenti in Sicilia, che si sono particolarmente distinte per il loro impegno a favore della cultura.
Una menzione speciale è stata data anche alla cantante Carmen Consoli, “per il suo contributo originale contro la violenza sulle donne e l’emarginazione, in particolare per alcuni testi delle sue canzoni in cui emerge tale sensibilità che diventa denuncia sociale”. L’artista non era presente perché impegnata in una tourneé europea.
Il premio Alliata, anche quest’anno, ha ricevuto il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati.
Molto appassionato, come sempre, l’intervento di Dacia Maraini che ha ricordato l’impegno della mamma alla ricerca della rivalutazione del ruolo femminile fin dagli anni 50/60. Ha anche ricordato con nostalgia il periodo trascorso a Casteldaccia e nella Torre Duca di Salaparuta.
“Qui venivamo a giocare -ha detto- salivamo sulla torre e guardavamo il panorama. Ricordo anche le corse dei cavalli e assistevamo alla nascita del vino corso, con un odore intenso”.
Infine ha sottolineato che “la memoria è la coscienza di un paese”.