Gol, colpi di scena, spettacolo: la Supercoppa italiana va alla Juventus, ma il modo offende il Napoli e così anche la nuova stagione si apre nel segno delle polemiche e dei veleni. Il dito è puntato su Mazzoleni, che con il cartellino costringe gli azzurri a giocare in nove: a quel punto era impossibile tenere testa all’avversaria, che nei supplementari ha messo a segno i due gol della vittoria finale.
La partita era stata bellissima ed emozionante fino a quel momento: due volte in vantaggio il Napoli, due volte raggiunto dalla Juventus. A quel punto una parola di troppo rivolta da Pandev a uno dei due assistenti, è costata il cartellino rosso. Una decisione magari tecnicamente giustificata, ma certo eccessiva dal punto di vista psicologico in una finale, perché non solo ha sparigliato le forze, ma si è portata dietro altri drammi per il Napoli: Zuniga, pochi minuti dopo, per un fisiologico secondo cartellino giallo, finiva fuori. Mazzarri, non contento di avere protestato (non è una novità) sul rigore assegnato alla Juventus, apparso non nettissimo ma possibile, si é fatto cacciare, lasciando la squadra senza guida e con il morale sotto i tacchi.
La protesta finale del Napoli, che non si presenta alla cerimonia di premiazione, non è sicuramente un gesto di fair play, ma Mazzoleni avrebbe potuto anche evitare una decisione così fiscale: la partita fino a quel momento era stata infatti dura ma corretta.