La Regione ha bocciato il regolamento edilizio sugli immobili abusivi del Comune di Bagheria.
La Regione ha inviato una richiesta di modificare le parti contestate e gli atti sono stati mandati alla Procura di Termini Imerese «per eventuali profili di competenza». In particolare sotto la lente di ingrandimento sono finiti gli articoli 7, 8 bis e 13 del regolamento comunale, giudicati forse troppo “permissivi” nei confronti di chi ha realizzato immobili senza le autorizzazioni.
La nota porta la firma dal dirigente generale del dipartimento Urbanistica Carmelo Frittitta, con il potere di controllo e vigilanza sull’attività in materia dei Comuni siciliani.
Questa nuova notizia non può non essere accostata all’indagine avviata dalla Procura che vede indagato il sindaco Patrizio Cinque e altre 22 persone, compreso un assessore (Fabio Atanasio), 2 imprenditori, e 16 dipendenti e funzionari comunali. Il regolamento edilizio sugli immobili abusivi era stato approvato nel giugno scorso dal consiglio comunale e prevedeva numerosi articoli.
Fra le tante nuove norme approvate, il regolamento prevedeva anche la possibilità di riscatto dell’immobile da parte del cittadino, che con il tempo poteva tornare ad essere proprietario dell’immobile, salvandone alcuni, piuttosto che demolirli.
L’ipotesi era prevista nel caso in cui il Comune acquisiva gratuitamente al suo patrimonio il bene, se il responsabile dell’abuso edilizio non avrebbe provveduto alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di 90 giorni dall’ingiunzione.