Due discariche abusive sono state individuate e sequestrate dagli uomini del corpo forestale di Bagheria. Tre persone, risultate proprietarie dei terreni, sono state denunciate a piede libero. In una discarica sono stati anche trovati rifiuti speciali pericolosi per la salute dell’uomo, come l’eternit.Le due operazioni sono state messe a segno nei giorni scorsi dagli uomini del distaccamento forestale di Bagheria, guidato dal comandante Giuseppe Licata.
Sono stati denunciati un uomo di 24 anni, G.D. residente a Ficarazzi, titolare del terreno della discarica trovata a Bagheria e due sorelle: A.M. di 54 anni e A.F. di 57 anni, residenti a Palermo e Bolognetta, titolari del terreno dove è stata scoperta la piccola discarica che sorge a Casteldaccia.
La prima discarica abusiva individuata a Bagheria sorge in contrada del Fonditore-Cordova, alla periferia della città.
Gli agenti sono riusciti ad individuarla nel corso di un controllo del territorio.
L’area di 2 mila metri quadrati, era stata utilizzata per sversare soprattutto sfabbricidi, demolizioni di terre e rocce di scavo e in piccola parte anche di eternit.
I rifiuti erano stati in parte spianati con pale meccaniche.
La stessa area nel 2014 era stata già sequestrata, ma il proprietario, dopo il dissequestro, non aveva ripristinato lo stato iniziale dei luoghi, come previsto dalla legge, ma aveva continuato ad utilizzarla come discarica abusiva.
Il secondo sequestro è avvenuto in una porzione di terreno molto più modesta, in contrada Corvo, a Casteldaccia, di circa 30 metri quadrati. In questo caso sono stati trovati soltanto rifiuti provenienti da sfabbricidi. L’area era di proprietà di due sorelle che sono state denunciate. In entrambi i casi sono scattati i sigilli.
“Queste due operazioni -tiene a sottolineare il comandante del distaccamento di Bagheria Giuseppe Licata- sono la dimostrazione che continua da parte nostra, l’attività di controllo del territorio e la repressione di illeciti ambientali.”
Spetterà alle amministrazioni comunali dove sorgono le due aree, disporre un’ordinanza con la quale si imporrà ai proprietari di ripristinare lo stato iniziale dei luoghi.
Gli uomini del distaccamento forestale di Bagheria hanno inoltre sequestrato, nelle scorse settimane, 5 richiami illegali per gli uccelli, la maggior parte dei quali appartenente a razze protette che si trovano nel Palermitano. I 5 strumenti utilizzati per attirare i volatili, sono stati ritrovati in terreni ricadenti nei territori dei comuni di Bagheria, Altavilla Milicia e Casteldaccia. Non è stato possibile individuare i proprietari delle strumentazioni che presumibilmente, quando hanno visto gli agenti, hanno fatto perdere le loro tracce.
Successivamente la Procura competente potrà disporre la distruzione dei 5 macchinari.
Il corpo forestale di Bagheria è stato molto impegnato, nel periodo estivo, anche nella repressione e nella prevenzione degli incendi che nella maggior parte dei casi, si rivelano dolosi.
Quello più importante si è verificato lo scorso mese di agosto nelle campagne di monte Catalfano, senza per fortuna provocare grossi danni, visto che l’incendio si era sviluppato nella zona a nord, interessando la parte che sovrasta Capo Zafferano.
In quell’occasione entrarono in azione anche un aereo Canadair e due elicotteri cisterna, che rovesciarono sulle fiamme centinaia di litri di acqua, riuscendo a domare l’incendio.
Per precauzione vennero anche fatte evacuare una decina di villette che fortunatamente non subirono danni rilevanti.