Ha avuto un successo notevole il concerto di Giovanni Sollima & the Cello’s friends a villa Cattolica con k’esibizione di 12 violoncellisti.
Per gli organizzatori sono state 2 mila le persone che hanno assistito al concerto che aveva l’ingresso gratuito.
Solo 400 hanno trovato posto a sedere, mentre gli altri si sono sistemati dove potevano, per non perdere un concerto straordinario.
Durante l’evento circa 200 hanno visitato il museo grazie all’ingresso ridotto.
“Voglio dire grazie, intanto grazie a Giovanni Sollima – ha sottolineato il sindaco Patrizio Cinque- per lo spettacolo che ci ha offerto, per la sua simpatia, per la magica atmosfera creata grazie alla commistione di più generi e culture, grazie ai suoi stupendi amici, i virtuosi musicisti che lo hanno accompagnato, e grazie agli organizzatori Adalberto Catanzaro e Federico Guzzo, all’assessore Romina Aiello che si è spesa oltre il suo ruolo istituzionale, e grazie a tutti i dipendenti comunali che hanno collaborato alla riuscita dell’evento”
“Abbiamo organizzato tutto, a parte i costi della SIAE, a costo zero per offrire ai bagheresi e ai visitatori che ci raggiungevano dall’area metropolitana di Palermo uno spettacolo che resterà tra i bei ricordi di Bagheria e di diversi spettatori -ha detto l’assessore alla cultura Romina Aiello- tutto è andato bene anche se perfettibile per quanto attiene all’organizzazione che non ha potuto contare su fondi straordinari ma sull’aiuto di uno sponsor che desidero ringraziare Ecofruit, e anche ringrazio il Bitta per il servizio bar, la protezione civile Magnavis e la San Giuseppe onlus per il supporto organizzativo”.
L’amministrazione su questo evento ha voluto puntare sulla gratuità per fare un regalo alla città ma anche in rispetto allo stesso musicista che ha offerto a Bagheria, gratuitamente, la sua straordinaria performance.
Giovanni Sollima, con grande maestria e simpatia, ha offerto agli spettatori uno spettacolo che ha spaziato tra generi diversi, con commistioni insolite e divertenti sino a legare assieme il “Grande amore” de i ragazzi del Volo, il “volo del calabrone” di Korsacov e niente poco di meno che il tormentone estivo Despacido. I ritmi sono mediterranei, medievali, ma anche rock e metal: delizioso uno dei brani di chiusura l’Halleluja di Jeff Buckley. Compositore fuori dal comune, grazie alla sua empatia e allo strumento – diversi i violoncelli che ha fatto vibrare – ha regalato ai presenti emozioni e sensazioni uniche nel suo genere.