Con i tradizionali fuochi d’artificio si è conclusa la festa in onore a San Giuseppe, patrono di Bagheria, edizione 2017.
E’ stata una festa all’insegna del rigore economico, come del resto lo è da alcuni anni.La festa quest’anno è stata completamente sostenuta, economicamente dalla congregazione di Sa Giuseppe e da alcune donazioni di privati.
Il cartellone dei festeggiamenti è stato ugualmente degno di nota con alcuni appuntamenti fissi ce riscontrano il favore dei partecipanti.
Molto attesa è stata la sfilata dei carretti siciliani che quest’anno ha visto la partecipazione di circa 15 carretti arrivati soprattutto da Bagheria. Anche quest’anno la tradizione non è stata disattesa, con ali di folla a salutare i carretti che si sono spostati da via Consolare, per procedere attraverso i due assi principali: corso Butera e Umberto.
La tradizione si è rispettata con i canti tipici dei carrettieri, come nei tempi passati.
Anche la processione del simulacro ha visto di un nutrito numero di fedeli prendevi parte.
Quest’anno il valore aggiunto stato il “verdello fest” con una festa che ha visto protagonista il limone bagherese nella speranza che si possa celebrare la sua rinascita. L’iniziativa ha avuto luogo lungo la via Palagonia e all’interno della settecentesca villa con degustazioni di prodotti tipici e anche di alcuni chef di primordine.
L’aspetto ludico è stato infine rispettato con alcuni momenti di intrattenimento sul palco allestito a piazza Matrice. Nella serata finale si sono esibiti il duo comico Matranga e Munafò di Sicilia Cabaret & Lab Orchestra presentata da Massimo Minutella.
A mezzanotte e mezza i rituali fuochi pirotecnici nei pressi di via Capitani, alle spalle della posta centrale.
Sono lontani i tempi in cui per la festa di San Giuseppe arrivano cantanti di grido e l’opulenza regnava in città. Ma in tempi di vacche magre era importante che la festa avesse luogo, anche per muovere, seppur per una settimana appena, l’asfittica economia della città.
La festa di San Giuseppe nella prima settimana di agosto, secondo la tradizione, è sempre stata organizzata anche in onore degli emigranti che tornano a Bagheria con la speranza di sentirsi a casa loro festeggiando il santo patrono.
E anche quest’anno la tradizione è stata rispettata.