Si è messa in moto la macchina organizzatrice in vista della riapertura di Villa Cattolica, dopo circa un anno e mezzo, per i lavori di ripristino della struttura.
Da alcuni giorni nelle vetrine dei negozi bagheresi campeggiano delle locandine con la data delle riapertura dell’evento.
Da alcune settimane è al lavoro un’equipe per la diffusione dell’evento.
La data di riapertura è fissata per il 26 dicembre. E non è una data come un’altra. Coincide, infatti, con l’anniversario della nascita di Renato Guttuso, nato a Bagheria nel 1911.
Molti i lavori di ristrutturazione effettuati. Sono stati realizzati degli interventi relativi all’impiantistica e l’innovazione tecnologica. E’ stato anche realizzato un ascensore, dopo le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza ai beni culturali. Sono stati effettuati anche dei lavori relativi all’esterno della struttura, con una nuova pavimentazione e le pendenze per la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane.
Saranno esposte circa 1500 opere catalogate, fra dipinti, sculture, carteggi e manifesti cinematografici.
Ci sono anche numerose opere donate recentemente da vari artisti, molti siciliani.
“Il museo Guttuso e villa Cattolica sono uno dei vanti della cultura e dei beni architettonici bagheresi, ha detto qualche settimana fa il sindaco della Città delle Ville, Patrizio Cinque”.
L’assessore Romina Aiello in un’intervista rilasciata qualche mese fa, ad una rivista specializzata, sottolinea che le novità a villa Cattolica saranno soprattutto di tipo tecnologico.
“Si potrà accedere alle informazioni sui percorso del museo attraverso un’app, totem e tavoli touch screen installati lungo il percorso. Ci siamo dotati di tecnologie interattive per rendere il museo maggiormente fruibile e alla portata di tutti. Abbiamo anche installato l’ascensore per facilitare l’ingresso ai disabili”.
L’assessore aggiunge che è in fase elaborazione un biglietto unico per visitare le ville aperte al pubblico.
“Lo scorso anno il Comune ha introdotto il biglietto unico con visita guidata presso i propri siti visitabili che in parte ha funzionato. Chiaramente la formula va migliorata, sia ampliando l’offerta per il turista sia trovando il modo di slegare la visita dalla guida comunale. Nell’interazione con le imprese private la cosa più difficile è certamente la gestione economica, ma stiamo lavorando per adottare soluzioni praticabili e compatibili con le norme degli Enti locali”.