Agenti della Polizia di Stato appartenente alla Sezione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, questa mattina hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo dottoressa Natale, a carico di Salvatore Muratore, 51 anni, ufficiale dell’Esercito Italiano in servizio a Palermo, e di Salvatore Anello, 59 anni, sacerdote dell’ordine dei Cappuccini, in servizio a Palermo.
L’attività investigativa condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, diretta dal Procuratore Francesco Lo Voi e coordinata dal Procuratore Aggiunto Salvatore De Luca e dal Sostituto Procuratore Giorgia Righi, iniziata nell’aprile del 2016, ha preso spunto dalla denuncia di due ragazze minori e della madre che hanno riferito di avere subito violenza sessuale da parte di Salvatore Muratore. Il militare faceva parte attiva di un gruppo di preghiera che opera a Palermo: spacciandosi per guaritore esorcista, aveva convinto le due donne di essere possedute dal demonio, costringendole, in quella che lui definiva una “preghiera di liberazione”, ad avere rapporti sessuali. Il Muratore, quando le vittime mostravano qualche perplessità, diceva loro che “era il diavolo che parlava e che lui invocava il demone della lussuria”.
La prosecuzione dell’attività investigativa ha permesso di individuare come ulteriore donna oggetto delle attenzioni del Muratore, una parente della prima vittima; anche questa riferiva che l’indagato utilizzava ogni sua confidenza per convincerla che era posseduta del malocchio.
Sempre con il pretesto di liberarla dal demonio, il Muratore ha abusato sessualmente anche di un’altra minore chiedendole di inviarle delle sue foto in costume. In questo caso la minore ha riferito che era stata la madre, facente parte dello stesso gruppo di preghiera dell’indagato, a consigliarle di rivolgersi al Muratore.
L’attenta analisi delle dichiarazioni delle parti offese, unitamente allo sviluppo dell’attività d’indagine, ha permesso di identificare come altro indagato il frate cappuccino Salvatore Anello.
L’uomo è risultato essere in stretto contatto con il Muratore: si proponeva come guaritore esorcista attraverso la celebrazione di “preghiere di guarigione”. E’ accusato di avere abusato sessualmente, attraverso rapporti parziali, di quattro donne e di una minore di anni 12.
Nello specifico, il sacerdote quando le vittime si recavano all’interno del suo studio, celebrava “la preghiera di guarigione” palpando insistentemente le donne nella parti intime.
Sono in corso ulteriori attività volte ad accertare altre vittime ed eventuali altri soggetti coinvolti nell’indagine.