di Martino Grasso
Bagheria terra di artisti. E non soltanto del passato.
L’ultimo in ordine cronologico che merita di essere citato è un giovane scultore di 21 anni. Si chiama Davide Fontana e recentemente ha realizzato il busto del giudice Paolo Borsellino destinata a piazza Bellissima a Palermo.
Davide fin da piccolo ha mostrato una dote e un interesse innato per l’arte in generale, a scuola materna realizzava disegni molto complicati e articolati per un bambino di 6 anni. Con il tempo l’interesse e la passione per l’ arte non è venuta meno. Anzi.
Dopo le scuole medie, con l’appoggio dei familiari e dei professori si è iscritto all’istituto d’arte di Bagheria.
“La mia intenzione era quella di iscrivermi in pittura -dice- dato che nel disegno possedevo queste potenzialità, ma, invece, rimasi incuriosito dalla sezione decorazione plastica (scultura) e decisi di sceglierla. Alla fine ho capito che la mia vera dote artistica che ho sempre tenuto nascosta era proprio la Scultura.
Dopo essermi diplomato mi iscrissi immediatamente in Accademia di belle Arti di Palermo e li conobbi gli artisti, nonchè docenti della scuola di scultura, Salvatore Rizzuti, Giuseppe Agnello e Giacomo Rizzo che fin da subito hanno creduto in me e mi hanno “tirato su artisticamente e moralmente. Per questi miei primi traguardi ci tengo a ringraziare solo ed esclusivamente questi 3 insegnanti che mi hanno insegnato tanto.”
Come è nata l’idea del busto di Paolo Borsellino?
“Era stato donato dagli studenti dell’istituto alberghiero di Pallavicino intitolato al magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio. Ma il 16 giugno dello scorso anno era stato rubato. L’iniziativa per riportare nella piazza il busto del magistrato è partita da Giovanni Moncada, presidente del comitato Settima circoscrizione che ha chiesto al Comune di indire una raccolta di fondi tra i cittadini per acquistare la statua realizzata in vetroresina e coperta da una colata di bronzo, identica a quella rubata. Il Comune si è fatto carico della spesa affidando l’Accademia di belle arti la realizzazione dell’opera attraverso un concorso interno tra gli allievi della scuola di scultura di primo e secondo anno. Il vincitore avrebbe ricevuto una borsa di studio. Nella Sala blu cobalto dei Cantieri culturali della Zisa, si è riunita la commissione per valutare le opere presentate: dieci busti, nove in argilla e uno in gesso bianco. E’ stato selezionato proprio quest’ultimo realizzato dal sottoscritto”.
Per Davide è stato un immenso onore realizzare un monumento del giudice ucciso dalla mafia.
“Fin da piccolo ho sempre ammirato la figura carismatica di Paolo Borsellino. L’ho sempre visto come un eroe e non solo come un magistrato. Ho voluto rappresentarlo con l’espressione vigile e attenta di un Eroe, di un Padre, di un fratello e di un magistrato che lotta! spero di esserci riuscito.
E’ stato a dir poco emozionante presentare il busto ai familiari Rita e Salvatore Borsellino che hanno colto nel ritratto del fratello quel carisma e quella serietà che aveva nel lavoro.
E’ stato un modo per ricordare e non dimenticare un grande eroe come Paolo Borsellino. Io l’ho voluto fare nel modo migliore che potevo.”
Davide coltiva un altro hobby: fa il tamburinaio. Suona lo strumento da quando aveva 9 anni grazie ad un suo amico e maestro Dvide Monteleone che ha imparato dal nonno Gabriele Gagliano. Fa parte della banda “Mascagni” di Aspra come percussionista.