Emmanuel Carrere è il vincitore della tredicesima edizione del Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa”. La Giuria, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi e composta anche da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara e Mercedes Monmany ha assegnato l’ambito premio allo scrittore francese per il suo libro “Il regno”, edito in Italia da Adelphi, che il presidente della Giuria ha definito “un’opera letteraria d’interesse storico, di documentazione religiosa del Cristianesimo e al contempo dai forti accenti autobiografici”.
E’, infatti, lungo questi tre filoni che Carrere – che ricordiamo certamente anche per “Limonov”, “L’avversario” ed il suo più recente “Calais” -sviluppa lo studio e l’analisi di un periodo cruciale per la nostra umanità, quale quello degli anni immediatamente successivi alla morte di Gesù di Nazareth, allo scopo di comprendere meglio quel momento della propria vita nel quale è stato credente.
Oggi agnostico – così si è autodefinito nel corso della conferenza stampa svoltasi ieri a Palazzo Lanza Tomasi a Palermo – Carrere spera, tuttavia, (e lo dichiara apertamente) di essere più vicino al cristianesimo di quanto lo sia stato nel corso della parentesi di fede. Ed è questo sentimento di speranza verso la reale comprensione del “Regno” quello che con tutta evidenza informa e sorregge tutta la sua opera oggi giustamente premiata con il “Giuseppe Tomasi di Lampedusa 2016”. Un premio del quale Carrere si è detto onorato, anche per i suoi stretti legami con la letteratura e le opere di un grande scrittore siciliano come Leonardo Sciascia, del quale, ha detto, ammira la minuziosa ricerca e la chiarezza della prosa.
Il premio sarà consegnato stasera a S.Margherita Belice, nel corso di una serata condotta da Serena Autieri. Sul palco di Piazza Matteotti anche i due musicisti Raf e Ron, che proporranno al pubblico una selezione dei propri successi e l’attore Leo Gullotta, che interpreterà alcuni frammenti de Il Gattopardo.