Il Comune di Bagheria, quale comune definito “cintura” rispetto all’approccio territoriale della programmazione 2014-2020, nell’ambito delle risorse previste per l’Agenda Urbana del PO FESR, beneficerà di finanziamenti comunitari per un importo di oltre 11 milioni di euro. A darne notizia l’Assessore alla programmazione Alessandro Tomasello.
Si tratta di fondi europei e in parte nazionali per l’Agenda Urbana 2014-2020, secondo cui nel territorio siciliano sono stati individuati i territori comunali maggiormente urbanizzati (18 città ammissibili), e sui quali sono veicolati una certa parte di fondi in base alle specifiche esigenze dei territori.
Bagheria, risulta città eleggibile della classe cintura in quanto città con popolazione superiore a 50.000 abitanti e, pertanto, è aggregata alla città di Palermo.
In particolare Bagheria, quale quota territorializzata, avrà una dotazione finanziaria di 11.534,423 euro.
Intanto, proseguono la interlocuzioni preparatorie con il dipartimento regionale della Programmazione e il Comune di Palermo quale autorità urbana – annuncia l’assessore Tomasello – “è previsto, infatti, un incontro presso il dipartimento regionale, che si aggiunge alle precedenti interlocuzioni, al fine di predisporre una progettazione condivisa”.
Sono 6 i potenziali Obiettivi Tematici (OT) su cui implementare la progettualità e impiegare le risorse: agenda digitale, promozione della competitività delle PMI e del settore primario, energia sostenibile e qualità della vita, cambiamento climatico e prevenzione dei rischi, tutela dell’ambiente e uso efficiente delle risorse e inclusione sociale.
“Un’altra occasione per la nostra città da cogliere al volo – sottolinea il Sindaco, Patrizio Cinque, – gli uffici programmazione e dei Lavori Pubblici sono già a lavoro, ringrazio i tecnici e il responsabile apicale della direzione VIII il geometra Onofrio Lisuzzo. Attraverso l’attuale programmazione, l’UE ha ulteriormente focalizzato l’attenzione verso la strategia per la coesione territoriale, e con il PO FESR si assume l’approccio integrato riguardo una delle due direttrici dell’Accordo di Partenariato (AdP), cioè le aree urbane, individuando, tra i sistemi territoriali ammissibili, le città Polo e/o con popolazione superiore a 50.000 abitanti.”
Infatti, secondo la previsione dell’art.36 del Reg.(UE) 1303/2013, le azioni saranno attuate tramite lo strumento dell’Investimento Territoriale Integrato (ITI), ritenuto più flessibile rispetto a quello dell’Asse territoriale. L’approccio integrato è intrinsecamente multidimensionale, e quindi inevitabilmente articolato, ma, contestualmente, comporta scelte di concentrazione territoriale/organizzativa, operativa e finanziaria.