Nei provvedimenti si invitano i proprietari a provvedere alle demolizione proprie spese entro il termine di 90 giorni e rimettendo in pristino lo stato dei luoghi. Se non si provvederà entro il termine, il bene sarà acquisito di diritto al patrimonio del Comune. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, alla verifica dell’eventuale inottemperanza, l’Ufficio provvederà all’emissione, alla sanzione pecuniaria di importo compreso tra 2.000 e 20.000 euro.
Tale sanzioni fatti salvi eventuali adempimenti da parte dei proprietari relativi a provvedimenti di competenza della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali, dell’Ufficio del Genio civile e dell’autorità giudiziaria. Avverso il provvedimento i proprietari potranno proporre ricorso giurisdizionale davanti al Tar di Palermo o straordinario al presidente della Regione siciliana.
Gli abusi contestati sono stati rilevati sia in città, sia nella frazione marinara di Aspra. In particolare in quest’ultimo caso i trasgressori hanno realizzato una costruzione costituita da piano terra, 1, 2 e 3, all’interno della fascia di inedificabilità assoluta di 150 metri dalla battigia. L’altro abuso si riferisce ad una casetta, realizzata su una base in cemento armato di 50 metri quadrati circa, consistente della sola muratura in conci di tufo e dell’intelaiatura metallica per l’installazione di una finestra lato nord e un portoncino d’ingresso. Adiacente a detta costruzione insiste un gazebo di 31 metri quadrati con travi portanti in legno e parziale chiusura con pareti in muratura. Un altro abuso consiste in una piattaforma in cemento di 80,25 metri quadrati, sulla quale è stata realizzata una struttura, di 46,74 metri quadrati, costituita da 10 pilastrini in metallo, sormontati da intelaiatura anch’essa in metallo coperta da pannelli coibentati. Il perimetro del terreno era delimitato da muretti in cemento sormontati da ringhiera in metallo, da un lato era stato installato un cancello scorrevole. In un immobile a due elevazioni è stata realizzata una struttura portante in cemento armato costituita da pilastri, travi, solaio e tetto piano in latero cemento. Realizzata in un vano di 15 metri quadrati antistante il terrazzo, una abitazione senza le prescritte autorizzazioni. negli anni il magazzino esistente è stato trasformato ed utilizzato come cucina soggiorno. In base alla relazione degli uffici comunali le costruzioni sono abusive e pertanto dovranno essere demoliti comprese le rampe delle scale che conducono al 4 piano e il relativo torrino scala. Infine una costruzione ad una solo elevazione di 70 metri quadrati è stata suddivisa in due ambienti più uno sgabuzzino, un ambiente di circa 5 metri e reso abitabile e un altro ambiente in fase di realizzazione, con i muri perimetrali rinzaffati e collocati i pezzi sanitari c lo sgabuzzino allo stato grezzo. La copertura dell’intera costruzione è stata realizzata con materiale coibentato poggiante su intelaiatura in metallo.