L’amore per la città dove ha trascorso l’infanzia l’ha spinta a spostarsi da Miami, dove vive da anni, per regalare a Bagheria una sua opera.
Ha realizzato un murales, di circa 40 metri quadrati, che ha dato una pennellata di colore ad una struttura che era grigia e soprattutto abbandonata.
Lei è Claudia La Bianca, 37enne artista e regista cinematografica, che ha vissuto a Bagheria fino a 20 anni fa quando decise di trasferirsi a Miami, dall’altra parte del globo, in America.
Ma a Bagheria ha lasciato un pezzetto del suo cuore ed è qui che è venuta qualche giorno fa per creare un murales di grandi dimensioni in uno dei muri dei magazzini dell’ex Pretura a piazza Indipendenza, dove fino a poco tempo fa campeggiavano le solite frasi volgari.
Claudia ha creato un murales che rappresenta una donna circondata dagli elementi della nostra terra: arance, limoni e fiori di zagara. Tanti fiori di zagara che sembra quasi di sentirne l’odore.
Il suo è un omaggio affettuoso alla sua terra anche se per il murales la dedica è chiara e precisa. “Questo murales è dedicato a mia mamma Angela -dice- è un omaggio che ho voluto fare a Bagheria ma in questa donna che ho rappresentato vedo mia mamma”.
La decisione di realizzare il murales è nata poco tempo fa. Claudia, che ha realizzato decine di murales in America, aveva deciso da tempo di venire in Italia per realizzarne uno a Milano. Poi il tam tam è stato veloce e da Milano si è spostata a Padova, Bologna e Roma. A questo punto la tappa a Bagheria era doverosa.
“Mi sono messa in contatto con i responsabili del Comune e ho parlato del mio progetto. Ho chiesto un muro e delle bombolette di colore che mi hanno fornito. Al resto ho pensato io”.
Le bombolette sono state pagate direttamente da alcuni assessori.
Nella tarda mattina di oggi sono arrivati anche il sindaco, gli assessori Aiello e Atanasio e il presidente del consiglio Clemente.
Claudia è un vulcano di simpatica, energia e creatività. Saltella e abbraccia gli amici di un tempo. Si fa fotografare davanti alla sua opera d’arte. Un’opera d’arte che speriamo Bagheria possa apprezzare e custodire.
Bagheria deve dire grazie ad una delle sue figlie che è andata via ma che ha lasciato nella nostra città le sue radici e una buona fetta del suo cuore.