Avevano trasformato le giacche che indossavano in contenitori, per nascondere generi alimentari di tutti i tipi, che avevano poco prima rubato. Vi avevano nascosti bottiglie di olio, buste di grana padano, scatolette di tonno e confezioni di carne surgelata.
Ma il gestore di uno dei tre supermercati, presi di mira, ha avvertito i carabinieri e per 2 donne sono scattate le manette ai polsi. Una terza ragazza, una minorenne, di 17 anni, è stata denunciata a piede libero e affidata ai genitori.
In arresto sono finite: Valentina Gnoffo, 31 anni e Giovanna Quartararo, 25 anni, entrambi residenti a Palermo. Sono state rimesse in libertà con l’obbligo di firma.
I carabinieri sono riusciti a stringere il cerchio attorno alle tre donne, grazie alla segnalazione del gestore di un supermercato. Ha raccontato che tre donne avevano sottratto una grossa quantità di derrate alimentari e si erano allontanate a bordo di una Fiat 500 di colore rosso. Sono scattati i controlli e nei pressi di un supermercato di Villabate è stata individuata la Fiat 500 rossa corrispondente alla descrizione.
I militari hanno notato tre donne mentre si dirigevano verso l’auto e scaricavano nel vano bagagliaio, prelevandole da alcuni borsoni, una grande quantità di derrate alimentari, ma soprattutto (e questo incuriosiva particolarmente i militari) vi deponevano delle giacche che portavano sottobraccio.
I carabinieri hanno trovato all’interno dell’auto una grandissima quantità di generi alimentari, di cui le donne non sono riuscite a documentarne la provenienza.
I militari hanno notato che le maniche delle giacche erano state chiuse all’estremità in modo da essere trasformate in contenitori dove occultare i beni sottratti.
Gli accertamenti eseguiti successivamente hanno consentito di scoprire come le tre donne avessero compiuto in sequenza dalle 18.00 alle 19.30 una serie di furti in tre diversi supermercati di Misilmeri e Villabate sottraendo generi alimentari per un valore di oltre 600 euro.
Le tre donne sono state immediatamente accompagnate presso il comando e Valentina Gnoffo e Giovanna Quartararo sono state arrestate in flagranza per il reato di furto.
La terza ragazza, una diciassettenne, anch’essa di Palermo, è stata denunciata in stato di libertà ed affidata ai genitori.
Le tre donne hanno cercato di giustificare il loro gesto sostenendo di averlo compiuto per la loro estrema indigenza. Ma la quantità e la qualità dei beni sottratti ha indotto i militari a pensare che la refurtiva sarebbe poi stata venduta sottobanco in qualche bancarella abusiva in città.
Oggi gli arresti sono stati convalidati e nel corso del processo celebrato per direttissima le due maggiorenni sono state condannate all’obbligo di firma, 2 volte la settimana.