C’è anche una bella fetta di Bagheria ne “Il bambino di vetro” il film di Federico Cruciani con Paolo Briguglia, presentato alla stampa palermitana e ad un pubblico selezionato lo scorso martedì 15 marzo al cinema Rouge et noir di Palermo.
E non ci riferiamo solo ad alcune immagini della pellicola girate a Bagheria, esattamente nella zona di via Scotto Lanza, in una pista di Go Kart ma soprattutto alla sceneggiatura che, scritta a più mani da Josella Porto e lo stesso Cruciani, è anche dal bagherese Paolo Pintacuda, sceneggiatore e scrittore, vincitore del premio Solinas e figlio d’arte, del noto fotografo bagherese Mimmo Pintacuda, che ha introdotto all’arte della fotografia e al mestiere di proiezionista il più noto regista, sempre figlio della Città delle Ville, Giuseppe Tornatore.
“A Paolo e a tutta l’equipe del film vanno le mie personali congratulazioni -dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque -non ho avuto la possibilità di vedere il film ma sono certo che il nostro concittadino ci regalerà un altro successo”.
Alla prima palermitana erano presenti il regista Cruciani, e tra gli attori Paolo Briguglia, Chiara Muscato e Fabrizio Romano, Claudio Collovà e la rivelazione, il piccolo Vincenzo Ragusa.
A chi ha chiesto a Pintacuda quanto l’arte del padre abbia influenzato la sua, lo sceneggiatore ha risposto: “mio padre è stato una figura fondamentale nella mia vita non solo di scrittore ma anche di uomo. Se oggi guardo e racconto la realtà nella maniera in cui lo faccio è proprio per quella influenza umana prima che artistica, per la straordinaria capacità che aveva mio padre di raccontare e vedere il mondo anche , ma non solo, attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica. Non saprei raccontare la realtà in nessun’altra maniera che non sia quella degli occhi che mi hanno educato e cresciuto”.
“Il bambino di vetro” esce nelle sale cinematografiche il 14 aprile prossimo, è un soggetto liberamente tratto da un romanzo “Figlio di vetro” di Giacomo Cacciatore ed è sostenuto dalla Regione Sicilia e Sicilia Film Commission.