di Michela Gargano
Si è svolta in aula consiliare del Comune di Bagheria, su iniziativa del Mis, la manifestazione dedicata alla figura della sindacalista bagherese Elisabetta Bellavia, conosciuta come ‘Lisabetta’. Tema centrale della conferenza è stata l’emancipazione femminile, tant’è che sembra essere un caso che tale iniziativa si sia svolta quasi a ridosso della ricorrenza della festa della donna.
A moderare Gioacchino Puleo che ha annunciato la presenza di Francesco Puleo, unico figlio di Lisabetta. Presenti fra gli altri anche l’ex sindaco Biagio Sciortino, ma anche molti volti femminili, come il consigliere comunale Maddalena Vella, la professoressa Francesca Galioto, il dirigente della Polizia di Stato di Bagheria Maria Russo, il responsabile del poliambulatorio del distretto 39 Anna Cirrincione, la maestra e giudice internazionale di ballo Angela Fricano.
Maddalena Vella, ha avuto molta cura nell’elencare i ruoli professionali ricoperti dalla sindacalista Lisabetta, che attengono tanto al campo politico tanto a quello sociale ed economico, a cui si sono susseguiti tanti altri pareri, questa volta più personali e soggettivi degli altri presenti alla discussione. Nel particolare, è stato il ruolo politico quello di cui si è maggiormente discusso in relazione ad una figura femminile in un territorio, quello siciliano, ed in un tempo in cui ciò sembrava non essere permesso. Durante la discussione, infatti, si è esordito con la famosa citazione di Michel Eyquem De Montaigne che dice “le donne hanno ragione a ribellarsi contro le leggi, perché noi le abbiamo fatte senza di loro” e che ha accomunato, in maniera più o meno equivalente, i pensieri di tutti i presenti. Piene d’orgoglio le parole di Francesco Puleo, figlio di Lisabetta, che con onore ha parlato di una madre determinata, realista sulla società con cui ha dovuto lottare e con un progetto sociale a cui non ha mai rinunciato.
Hanno, poi, raccontato le loro storie Maria Russo e Angela Fricano, storie professionali e familiari che seguono corsi distinti su uno sfondo comune: quello della condizione femminile nel mondo di ieri e di oggi, con tutte le contraddizioni, le tensioni, i successi e i sogni che caratterizzano la vita delle donne. Single o sposate, lavoratrici o meno, giovani o mature, il messaggio che si è voluto comunicare è che la vita di una donna deve essere affrontata con spirito spiccatamente femminile, sempre in bilico tra razionalità e sentimento, famiglia e lavoro, dovere e divertimento, altruismo e indivisualismo.