La famiglia mafiosa di Porta nuova gestiva le forniture di pesce sia a Palermo che in provincia, compresa Porticello.
E’ quanto emerso dalle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta “Panta Rei” che ha portato all’arresto di 38 presunti mafiosi.
Paolo Calcagno, considerato il reggente del mandamento e il suo braccio destro, Giuseppe Ruggeri, controllavano l’intera filiera. Dalle forniture all’ingrosso alla vendita al dettaglio nei mercati storici di Palermo.
Nel mirino finì pure un rivenditore di Porticello che a Natale dell’anno scorso osò vendere una partita di cozze ad un cliente senza l’autorizzazione di Ruggeri. Che andò giù duro con le parole contro il dipendente che si era permesso di perfezionare l’affare: “Lo prendo e lo scanno qua, e poi lo cacci…. manco la conta delle cozze sai fare, cosa inutile”. Dello stesso tenore furono le farsi rivolte direttamente al grossista di Porticello che aveva trovato, per una volta, conveniente rifornirsi non da Ruggeri: “Ora ti sei fatto, no un nemico, ti sei fatto un grande nemico. Te l’avevo detto io. A me i tonni te li puoi infilare nel culo ad uno ad uno. Ora ti faccio vedere che cosa succede con te. Dovessi perdere la mia dignità”. “… che nemmeno più i pesci mi devo vendere io? Giusè…”, provava a reagire timido il commerciante.