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giovedì 26 Dicembre 2024

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Bagheria. Accolto il ricorso contro il raddoppio della tassa sui rifiuti del 2011

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tassa rifiutidi Pino Grasso
La Commissione Tributaria Provinciale di Palermo accoglie il ricorso dei cittadini sul raddoppio della tassa Tari del 2011 e per il Comune si profila un salasso economico.
Ad ottenere questo importante successo l’avvocato Carlo Grillo che a suo tempo aprì una apposita sede in via Capuana per accogliere i ricorsi dei cittadini e alla fine ne produsse circa trecento, tutti a titolo gratuito, e li inoltrò alla commissione tributaria provinciale. Adesso arriva il primo verdetto ai sensi dell’art. 37 del D.LGS 31 dicembre del 1992, n. 546 con cui si comunica l’accoglimento del ricorso contro il Comune di Bagheria in merito ad una per cartella di pagamento, relativa all’imposta Tari dell’anno 2011 che lo scorso 11 giugno è stata esitata favorevolmente dalla sezione della commissione e depositata il 21 settembre 2015 che nel dispositivo prevede l’accoglimento del ricorso e contestualmente si annulla la cartella di pagamento impugnata con compensazione delle spese.
Ad avere annullatala cartella di pagamento e a ricevere il rimborso saranno centinaia di cittadini che si erano rivolti all’avvocato Carlo Grillo, mentre per gli anni seguenti fino al 2014, per ogni singolo cartella, occorrerà inoltrare analogo ricorso. Coloro che non hanno inoltrato il ricorso, o si sono rivolti ad altre strutture che hanno avuto respinte le istanze presentate, dovranno continuare a pagare per intero, e raddoppiata, l’imposta almeno fino a quella che riguarda l’anno 2014.
“I cittadino avevano ragione perché erano stati vessati da una tassa ingiusta – spiega l’avvocato Grillo – adesso coloro che hanno ottenuto la sentenza favorevole dovranno notificarla al Comune che da parte sua potrà anche non accoglierla e presentare l’opposizione alla commissione tributaria regionale”.
La Tari fu raddoppiata dall’allora amministrazione guidata dal sindaco Vincenzo Lo Meo che il 31 agosto del 2011, a poco più di due mesi dall’elezione prese una decisione sofferta, ma inevitabile considerato lo stato di dissesto in cui si trovavano le casse comunali, tale deliberazione su presa dopo che il consiglio comunale, qualche giorno prima non l’aveva votata. Un raddoppio del 100 per cento di una imposta non si era mai registrata a Bagheria e suscitò vibranti proteste con minacce di ricorsi al Tar ed altre iniziative del genere.
Trascorsero i 90 giorni entro i quali si poteva ricorrere al Tar e nessuno presentò ricorso e di conseguenza il raddoppio divenne esecutivo. Soltanto dopo l’arrivo delle cartelle si cominciarono a pianificare dei ricorsi solo che una volta scaduti i termini per un ricorso collettivo si poteva soltanto ricorrere singolarmente alla commissione provinciale tributaria, ogni ricorso doveva riguardare soltanto una cartella. Adesso per coloro che volessero fare ricorso, si profila una “classaction collettiva” il cui esito non è affatto scontato.

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