Il consiglio comunale ha affrontato l’emergenza idrica e anche ieri non sono mancate le accuse, le critiche e a volte anche le offese fra maggioranza e opposizione.
Si è parlato della gestione del servizio che dovrebbe passare all’Amap e delle tante disfunzioni.
Il sindaco Patrizio Cinque, ha comunicato al consiglio che la gestione Amap è carente sotto tutti gli aspetti, ricordando che al momento il comune non è socio della società ma è stato l’ato ad affidare il servizio in emergenza.
Il sindaco ha aggiunto che gli uffici sono al lavoro per studiare le possibili alternative ovvero o una gestione diretta delle reti con affidamento esterno per il depuratore o la creazione di un consorzio intercomunale, qualora vi fosse la stessa volontà da parte degli altri comuni.
Non sono mancate le critiche da parte dei consiglieri di minoranza: “Il sindaco -ha detto Maurizio Lo Galbo– dovrebbe prendere atto che il principale responsabile dell’igiene -pubblica è lui, quindi lo invitiamo a governare con atti concreti, che risolvano la questione della gestione idrica, evitando slogan demagogici e populisti. La presa di posizione del sindaco va in contrasto con la nota prodotta ultimamente dall’Amap, da cui si evince un elenco dettagliato degli interventi in diverse strade, che verranno riparate, insieme alle condotte sottostanti, tra il 3 e il 14 agosto.
Ci sembra alquanto singolare cercare di imporre ai consiglieri la propria idea, rappresentando una situazione “ricamata” a proprio piacimento, come se ci fosse ancora chi crede alle sue “favolette” In realtà, come dimostrato ieri in Consiglio comunale, c’è chi, come noi, si è documentato e ha smaschera un tentativo goffo di mistificare la verità. Inoltre pretendiamo e chiediamo al primo cittadino un minimo di “bon ton” istituzionale, e quindi il rispetto delle opinioni altrui, in maniera pacata e democratica, senza alcun linguaggio scurrile e offensivo.”
Per Marco Maggiore, capogruppo del Movimento 5 stelle: “ritengo che sull’acqua non si sarebbe dovuti arrivare a questa situazione caotica, ma dopo il fallimento di Aps il governo regionale avrebbe dovuto offrire una soluzione immediata e reale. Senza discutere il valore di Amap, che indubbiamente è società seria, al fronte della spesa sostenuta i servizi sono stati carenti e deficitari. Qualsiasi sia la strada da intraprendere, mi auguro che i lavoratori ex Aps possano mantenere il loro lavoro, avendo garantito le manovre anche senza ricevere lo stipendio da circa 9 mesi. Bisogna inoltre ricordare che il Sindaco e l’assessore Atanasio hanno predisposto un piano di emergenza per la riparazione di diversi tratti delle tubature. Ma di fronte a problemi così grandi, tutte le istituzioni dovrebbero trovare risposte adeguate, non soltanto l’ente comunale.”