di Martino Grasso
Hanno passato la notte al comune, come segno di proteste. Sono le maestre e le assistenti sociali della cooperativa “la Gerderie” che da circa 8 anni gestisce l’asilo nido di via Orazio Costantino. Da ieri hanno deciso di occupare, ad oltranza, la stanza del sindaco all’interno del comune di corso Umberto.
Sulla vicenda interviene il sindaco Vincenzo Lo Meo che ha voluto dare alcuni dettagli sulla vicenda: “l’amministrazione non ha negato nulla anzi è in procinto di trovare una soluzione tecnico-giuridica al problema. Purtroppo il Comune di Bagheria non ha rispettato il Patto di stabilità e si trova in una situazione di forte sofferenza finanziaria per cui i tagli vengono effettuati sui servizi che non sono obbligatori per legge. Per legge infatti l’asilo nido rientra tra i servizi essenziali ma non obbligatori. L’asilo di Via Orazio Costantino è gestito da personale di una cooperativa che oggi aspetta il rinnovo dell’appalto che alle casse comunali è costato 500.000 euro ogni tre anni.
A questo punto, attraverso una serie di soluzioni, stiamo affrontando un percorso particolare. Innanzitutto elevando le rette dell’asilo così come previsto dalla legge e rivolgendoci dunque ad un’utenza di mamme lavoratrici piuttosto che di mamme disoccupate, il Comune avrebbe un aumento notevole di entrate. Contemporaneamente, si potrebbero ridurre i costi di gestione garantendo magari un part-time per le maestre. Insomma, attraverso la differenza, la casse comunali affronterebbero una spesa notevolmente ridotta rispetto a quelle sostenute negli anni passati
L’assessore alle Politiche sociali Sergio Martorana aggiunge: “Bisogna salvaguardare il servizio alla città e i posti di lavoro delle maestre. Stiamo predisponendo gli atti del bando per gli asili nido assicurando comunque l’attività degli altri due gestiti direttamente dal personale comunale”.
La decisione di occupare la sala giunta e la stanza del sindaco, da parte delle lavoratrici dell’asilo nido, è scaturita dopo una riunione tenutasi ieri con l’amministrazione comunale. Le 13 dipendenti sperano di ricevere risposte certe in merito al loro futuro occupazionale. Il contratto, infatti, scade il 31 luglio, e a causa della situazione precaria del comune, pare non sia possibile rinnovarlo.
“Abbiamo proposto un progetto -dicono le lavoratrici- che prevede la riduzione da 540 mila euro annui a 240 mila euro. Ma questo progetto è stato bocciato. Ci è stato detto che il comune non può sostenere ulteriori spese. Ma noi vogliamo risposte certe sul nostro futuro”.
Il comune di Bagheria, dichiarato a rischio di dissesto finanziario, non può sostenere servizi non ritenuti essenziali e l’asilo nido, poichè a domanda individuale, rientra fra questi.
Il comune di Bagheria attualmente gestisce ha due asili nido con proprio personale: in via Palagonia e Monsignor Arena e uno, sempre comunale, in via Orazio Costantino, gestito appunto dalla cooperativa “Le Garderie”.
“Faremo di tutto -dice l’assessore ai servizi sociali Sergio Martorana– per salvare il servizio e i posti di lavoro”.
Sull’argomento interviene anche il consigliere comunale del Pid Gino Di Stefano: “ancora una volta l’amministrazione comunale si dimostra incapace di dialogare e di affrontare i problemi quotidiani perchè l’asilo nido non è straordinarietà ma ordinarietà. Ritengo in ogni caso doveroso pensare che tagli aslla spesa pubblica non devono andare verso un’unica soluzione, aumentando la pressione fiscale e la riduzione dei servizi. Questa amministrazione comunale dovrebbe comportarsi diversamente anche con altri servizi a domanda individuale. Si potrebbe gestire i servizi della biblioteca e del museo a tempo. E’ strano inoltre che il sindaco non vuole affrontare iol problema legato ai costi esorbitanti del consorzio Coinres”.