Le loro vittime preferite erano gli anziani che uscivano dalla chiesa dopo la messa.
Ma sono finiti in manette con l’accusa di rapina aggravata e continuata.
I carabinieri della compagnia di Bagheria hanno arrestato due giovani: Piero Giuseppe Cianciolo, 20 anni, residente a Bagheria e Damiano Ron Roberto Liga, di 18 anni, di Casteldaccia. Denunciati altri 4 giovani.
Per Cianciolo sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre per Liga è stata emessa la misura dell’obbligo di dimora con prescrizione e obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria.
Per i carabinieri agivano come un gruppo articolato e ben organizzato, che selezionava accuratamente le vittime dei propri colpi tra i pensionati bagheresi che assistevano alla funzione religiosa presso la Chiesa delle Anime Sante di Bagheria, che venivano seguite, aggredite alle spalle e derubate dei preziosi, poi rivenduti presso un compro oro.
Sarebbero 9 i colpi messi a segno dalla banda: fra il mese di ottobre 2014 e febbraio 2015.
Le misure di custodia cautelare sono state emesse dal Gip del Tribunale di Termini Imerese per i reati di rapina aggravata e continuata, furto con strappo e lesioni in concorso.
I militari hanno inoltre deferito in stato di libertà per correità in 6 rapine altri 3 individui (I.D., 26 anni e L.C.N., 18, minore all’epoca dei fatti, entrambi bagheresi, e C.V., 25 anni, casteldaccese), già noti alle Forze di Polizia.
Inoltre, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione M.D., 24 anni, di Bagheria, titolare di un’attività commerciale di acquisto preziosi ed oro a Santa Flavia, per il quale i militari hanno ricostruito la ricettazione di due paia di orecchini in oro.
I 5 erano divenuti, a partire dallo scorso ottobre, il terrore di anziani indifesi, ed in particolare di donne ultrasettantenni, sempre rapinate di borse, orecchini e collane all’uscita dalla chiesa delle Anime Sante di Bagheria, che avevano denunciato i fatti ai Carabinieri, chiedendo addirittura aiuto per potersi recare ad assistere alla funzione religiosa.
L’indagine che ne è scaturita, coordinata da Annadomenica Gallucci, sostituto PM presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese, e corredata da intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi dei traffici telefonici, perquisizioni e sequestri ed estrapolazione delle immagini da telecamere di videosorveglianza, ha messo in luce un modus operandi particolarmente organizzato e cruento.
Gli autori, infatti, individuavano le vittime già all’uscita dal luogo di culto, seguendole nelle stradine adiacenti e meno trafficate per poi aggredirle alle spalle al momento più opportuno, lontano da occhi indiscreti ma ignari della presenza delle telecamere. In tre circostanze, addirittura, venivano strappate alle vittime gli orecchini dai lobi, cagionando significative lesioni. La refurtiva, infine, veniva smerciata presso un negozio di Compro Oro compiacente sito in Santa Flavia, il cui titolare è stato deferito per ricettazione.
Ulteriori indagini sono ora in corso al fine di verificare la responsabilità dei soggetti sopra citati nella commissione di reati analoghi, nonché di ricercare ulteriori complici e la refurtiva dei colpi, che secondo i militari ammonterebbe, in totale, a varie migliaia di euro.