Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Megafono all’Ars, in relazione alla vicenda delle intercettazioni che coinvolgono il presidente Crocetta, sottolinea “mi sembra del tutto evidente che siamo innanzi ad una nuova stagione di veleni a Palermo. Le notizie propalate oggi sulla presunta intercettazione tra il presidente Crocetta e il medico Tutino sono da un lato smentite dalla procura che avrebbe potuto autorizzarle, e dall’altro confermate da L’Espresso che non si comprende come le abbia potute avere e da chi. Resta il fatto che Crocetta che ogni giorno rischia la morte, per questo è sotto scorta, avrebbe reagito in maniera dura se avesse udito frasi contro Lucia Borsellino e la memoria di suo padre. Trovo allucinante pensare che chi rischia da anni la propria vita contro la mafia, possa aver taciuto di fronte a tali affermazioni”.