di Martino Grasso
Il gruppo di maggioranza del movimento 5 stelle non approva la straordinarietà del consiglio comunale e l’assemblea salta.
Il consiglio comunale convocato per oggi non si è quindi riunito, fra lo stupore dei consiglieri di minoranza che ne avevano chiesto la convocazione.
All’ordine del giorno c’era un ordine del giorno presentato da Gino D’Agati sulle “rimozione posizione controllata/oasi ecologiche” e un altro presentato da Annibale Alpi sulle “problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti in regime di differenziata”.
La straordinarietà è stata votata da 8 consiglieri comunali (di minoranza), 14 contrari (di maggioranza) e uno (il presidente Clemente) si è astenuto.
“E’ sconcertante e preoccupante -ha sottolineato Piero Aiello– la decisione del Movimento 5 stelle di votare contro la straordinarietà di questo consiglio comunale, in cui si doveva discutere anche della diffida ricevuta dal Comune da Parte della regione sulla fuoriuscita del Coinres. Alla faccia della trasparenza”.
Rincara la dose Gino D’Agati:”è vergognoso dopo gli ultimi risvolti. La città chiede di sapere che sta accadendo. Il Movimento 5 stelle ha ritenuto opportuno di non riconoscere la straordinarietà e non svolgere il consiglio comunale”.
Sulla stessa falsa riga Angelo Barone e Paolo Amoroso che parlano di scelta vergognosa e inaccettabile.
Il movimento 5 stelle ha diffuso un comunicato stampa con il quale spiega le ragioni del voto negativo.
“ La posizione del Movimento Cinque Stelle è finalizzata a limitare l’abuso dello strumento del consiglio straordinario. Un consiglio straordinario e urgente deve essere tale, e ultimamente, purtroppo, si è abusato di tale strumento. La tematica ritenuta urgente e straordinaria da alcuni consiglieri di minoranza è già stata trattata durante il consiglio comunale sull’uscita dal Coinres. In altre occasioni, inoltre, il sindaco ha spiegato finalità e metodi di gestione per le postazioni controllate e non solo. Infine, temi simili stati inseriti all’ordine del giorno del consiglio ordinario.
Proprio perchè il Movimento Cinque Stelle ritiene che i soldi pubblici debbano essere spesi in modo giusto, e quindi, in questo caso, per un consiglio comunale fruttuoso e produttivo, i consiglieri di maggioranza hanno rinunciato al gettone di presenza.”
(foto d’archivio)